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Sarà scontro duro su pensioni, finanziaria,contratto e scuola pubblica

Le volontà del Governo sulle pensioni sono inaccettabili.

02/10/2003
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Le volontà del Governo sulle pensioni sono inaccettabili.

Esse segnano l’intenzione di peggiorare fortemente le tutele dei lavoratori, colpiscono con assurde discriminazioni (come l’esclusione dagli incentivi) i lavoratori della scuola e del pubblico impiego, tolgono ogni copertura ai giovani.

Chiaro il tentativo di smantellare il sistema pensionistico pubblico, di fare cassa per coprire la voragine dei conti prodotta da Finanziarie sempre più “creative” sul versante delle entrate, di affidare al mercato le pensioni.

Lo sciopero del 24 ottobre, proclamato dalle Confederazioni, rappresenta un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il mondo del lavoro e per la scuola e segna l’avvio di una intensa stagione di lotte unitarie.

Con quella lotta rispediamo al mittente anche la Finanziaria per il 2004.

a) Non prevede le minime risorse necessarie per i rinnovi contrattuali dei lavoratori della scuola.

b) Conferma i pesanti tagli di organico di ben due Finanziarie, i cui effetti si sommano fra di loro, e che devasteranno le scuole.

c) Gli 8000 milioni di euro per la scuola, promessi da Berlusconi, si sono sciolti come neve al sole in pochi giorni.

d) Il fatto che si riparino due errori imperdonabili (ripristinando la gratuità per il primo anno di scuola superiore e introducendo le fasce di reddito per i contributi a chi frequenta le scuole private), da noi pesantemente denunciati, non cambia il segno ad una manovra che resta pesante.

La scuola pubblica non è amata da questo Governo: se la Legge Moratti si applicherà nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare ciò avverrà mediante autofinanziamento con la riduzione dell’organico: non si è voluto investire neanche un euro!

Le uniche risorse previste (90 milioni di euro) recuperano in modo minimo il taglio di oltre 40.000 posti di lavoro.

Nel frattempo neanche una immissione in ruolo, nonostante 100.000 posti vacanti!

E’ una situazione vergognosa.

La mobilitazione, la lotta e le manifestazioni unitarie dei sindacati della scuola si incaricheranno di dare la giusta risposta.

Roma, 2 ottobre 2003