Da Barbiana una nuova speranza per la scuola di tutti
Il nuovo Ministro dell’Istruzione ha sottolineato l’importanza della lotta alla dispersione scolastica e i valori dell’uguaglianza, della democrazia e della conoscenza.
Mini cronaca della Marcia di Barbiana
Migliaia di persone hanno partecipato alla quinta marcia di Barbiana. Eravamo in tanti anche noi della FLC Cgil, come tutte le altre volte. Abbiamo camminato insieme fino alla scuola “ognuno col suo passo e la sua speranza”, quella di una scuola pubblica per tutti e per ciascuno, di qualità, che accoglie tutti.
Tra i partecipanti si toccava con mano anche la speranza di una fase politica nuova, dopo i disastri provocati dal precedente governo di centro-destra. Prima della salita il Sindaco di Vicchio, Elettra Lorini, ha letto un messaggio del Presidente della Camera Fausto Bertinotti.
Molto importante è stata la presenza del nuovo Ministro dell’istruzione e molto importanti sono stati i passaggi del suo intervento. I provvedimenti della Moratti sono stati definiti una “controriforma”.
La scuola di Barbiana ci ha anche trasmesso un modello pedagogico ancora di grande attualità che supera le frontiere: i nostri amici della scuola di salute Tekove Katu del Chaco boliviano leggono e discutono “Carta a una profesora”. Nel 2007 ricorreranno 40 anni dall’uscita di Lettera a una Professoressa, un motivo in più per preparare bene l’appuntamento per il prossimo anno.
Di seguito pubblichiamo volentieri il contributo ricevuto da un “marciatore” che, pensiamo, ben riassuma le riflessioni e i pensieri di tanti partecipanti alla Marcia
“ In cinque anni le cose cambiano. Non è cambiato però il senso, lo spirito profondo che anima l’ormai tradizionale appuntamento di Barbiana, nel ricordo e nel segno dell’opera di Don Milani.
In compenso è mutato il clima, l’aria che si respira. Dallo sdegno e la ribellione del primo incontro per le annunciate proposte di controriforma dell’allora ministro Letizia Moratti, al senso di liberazione di oggi, per la fine di una specie di incubo e per la nascita di una speranza che il futuro possa essere migliore del passato.
L’arcobaleno rappresentato dalle tante persone presenti, dai numerosi dialetti che si sentono e dalle esperienze diverse, legate da un’idea di scuola per tutte e per tutti, dalla difesa del diritto ad una scuola pubblica base e fondamento di una società plurale e democratica, ha avuto la gradita sorpresa della presenza e delle parole del neo-Ministro dell’Istruzione, Fioroni.
L’aver scelto l’appuntamento di Barbiana per la sua prima uscita pubblica, e lì aver parlato del bene della scuola pubblica, aggiunge un colore in più a questo arcobaleno e ne rinforza la speranza per un grande e radicale cambiamento.
Mi piace chiudere questo breve contributo con una frase, inquadrata nella scuoletta di Barbiana, che emoziona e che racchiude il senso dell’insegnamento di Don Milani:
“
quando avete buttato nel mondo d’oggi
un ragazzo senza istruzione,
avete buttato in cielo
un passerotto senza ali”
Roma, 23 maggio 2006