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Programma Operativo Nazionale (PON). “La scuola per lo sviluppo”

E’ stato pubblicato recentemente un nuovo avviso per la presentazione di progetti per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado delle Regioni impegnate nel Programma Operativo Nazionale Ob.1

24/03/2006
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E’ stato pubblicato recentemente un nuovo avviso per la presentazione di progetti per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado delle Regioni impegnate nel Programma Operativo Nazionale Ob.1.
Le scuole del Mezzogiorno che intendono cimentarsi con il bando plurimisure (mis.1,2,3,6 e 7) sul tema della legalità devono rispondere a requisiti ben precisi quale l’ubicazione in comuni già individuati. Il progetto è stato realizzato dal MIUR congiuntamente al Ministero degli Interni ed è finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani sui temi della legalità e della convivenza civile.
L’intervento è pensato per quei territori dove il disagio giovanile, la dispersione scolastica e la criminalità giovanile assumono connotati di alto degrado sociale e sono causa di pesanti ritardi nello sviluppo sociale e culturale. Ecco perché è uno dei pochi progetti PON rivolto ad ogni tipologia di scuola presente su territori culturalmente degradati.
Sempre all’interno del programma operativo nazionale “la scuola per lo sviluppo” è stato inoltre introdotto nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica superiore integrata un nuovo progetto di formazione nel settore ambiente. Il progetto, inserito nella misura 5.1, è a titolarità del MIUR pur conservando le prerogative dell’offerta formativa degli IFTS regionali.

E’ un progetto finalizzato alla definizione di standard di eccellenza da diffondere nel sistema generale degli IFTS. La valutazione avviene da parte dell’ente di gestione, quindi è nazionale, secondo le disposizioni di linee guida di riferimento comunitarie e nazionali.
Entrambe le tipologie dei progetti prevedono la titolarità del dirigente scolastico quale responsabile del progetto. Inoltre, viene ribadito che il progetto deve essere inserito ai sensi del DPR 275 del 99 (decreto sull’autonomia scolastica) nelle attività d’integrazione del sistema scolastico con il territorio, con attività e iniziative rivolte sia all’interno che all’esterno dell’ambito scolastico.

Tra i numerosi obiettivi che si prefiggono è opportuno evidenziare che mirano a sostenere la progettualità delle scuole impegnate. E’ importante sottolineare questo punto per ben chiarire come questa tipologia di progetti, pur con tutte le procedure del caso, deve comunque seguire tutte le normative dell’ambito scolastico. Alcune sono ribadite esplicitamente dalle linee guida di riferimento (estremi della delibera del collegio dei docenti, ecc.) altre scaturiscono dalle procedure richieste.
Basti, per esempio, porre attenzione alla richiesta di stipule di intese necessarie con enti, istituzioni e associazioni per dedurre che bisogna far riferimento al D.I.44 /01 e quindi a tutte le competenze degli organi collegiali che ne scaturiscono di conseguenza.
Analogamente il CCNL nell’art.83 comma 3 dichiara che il fondo è alimentato…” da tutte le somme introitate dall’istituto scolastico finalizzate a compensare le prestazioni aggiuntive del personale, ivi comprese quelle derivanti da risorse dell’U.E”…,quindi, l’individuazione e l’utilizzo del personale impegnato in tali attività rientrano nelle materie di contrattazione integrativa e di informazione per le RSU ai sensi dell’art.6 del citato contratto.

Roma, 24 marzo 2006

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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