Alternanza scuola-lavoro: uscire dal tunnel della legge 107/15
Riunione dell’Osservatorio nazionale alternanza scuola-lavoro del MIUR. Il monitoraggio quantitativo del SIDI sostituito dalla Piattaforma di gestione dell’alternanza.
Nei giorni scorsi si è svolto presso il Ministero dell’istruzione una riunione dell’Osservatorio nazionale alternanza scuola-lavoro.
L’organismo è costituito da rappresentanti del MIUR, delle associazioni studentesche, delle organizzazioni sindacali rappresentative del comparto istruzione e ricerca, delle regioni, province e comuni, del terzo settore e delle imprese.
L’azione dell’Osservatorio è finalizzata, tra l’altro, a
- monitorare lo stato di avanzamento delle misure di accompagnamento dell’Alternanza
- elaborare un report con cadenza semestrale sullo stato di avanzamento dell’implementazione dell’alternanza
- seguire l’aggiornamento della “Guida operativa” dell’alternanza.
Durante l’ultimo incontro è stato presentata una bozza di indice per l’aggiornamento della Guida operativa dell’alternanza. A tal fine saranno previsti specifici incontri con i singoli attori coinvolti nella realizzazione delle attività di alternanza.
È stata preannunciata l’implementazione di questionari di valutazione delle esperienze sull’Alternanza da caricare sulla Piattaforma di Gestione dell’ASL. A tal proposito ricordiamo che con nota 1084 del 22 maggio 2018, la “Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica” ha comunicato che dal 23 maggio 2018 sono attive sulla Piattaforma le funzioni per la comunicazione dei dati a consuntivo per l’anno scolastico in corso, 2017/18. Conseguentemente da quest’anno, il monitoraggio quantitativo effettuato tramite il SIDI, sarà sostituito da quello fatto in Piattaforma. A supporto della procedura è disponibile una specifica guida operativa nella sezione “Tutorial e guide” presente sotto la voce di menu “Piattaforma” del portale dell’alternanza.
La FLC CGIL, pur manifestando apprezzamento, per il tentativo di individuare un percorso più partecipativo rispetto al monitoraggio e all’elaborazione di documenti di orientamento per la realizzazione dei percorsi di alternanza, ha sottolineato che in mancanza di un vero e proprio cambio di rotta rispetto a quanto stabilito dalla legge 107 del 13 luglio 2015, e che ha creato un reale corto circuito con chi che nella scuola opera quotidianamente, il lavoro dell’osservatorio rischia di essere privo di prospettive. A tal proposito abbiamo ricordato alcune delle nostre proposte:
- la cancellazione delle norme sulla precisa quantificazione delle ore dei percorsi (400 ore nei tecnici e professionali, 200 ore nei licei).
- La cancellazione delle norme della Legge 107/15 che utilizzano l’alternanza per piegare la scuola all’interesse di brevissimo periodo del sistema produttivo italiano, e non solo.
- La cancellazione delle norme su alternanza scuola lavoro ed esami di stato al termine del secondo ciclo di istruzione (D. Lgs. 62/17).
- La cancellazione delle norme della Jobs act che confondono l’alternanza con l’apprendistato.
- Una Carta dei diritti che ponga veramente al centro dei processi educativi i bisogni e le aspirazioni di studentesse e studenti.
- La totale gratuità dei percorsi per le famiglie.
- La piena competenza degli organi collegiali nella progettazione e nella programmazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro.
- La coerenza delle esperienze in alternanza con i risultati di apprendimento previsti dal profilo educativo dell’indirizzo di studi frequentato dalla studentessa o dallo studente.
- Il divieto di utilizzare le studentesse e gli studenti in alternanza per sostituire posizioni professionali.
- Il diritto delle studentesse e degli studenti di essere costantemente guidati nelle varie esperienze.
- L’obbligatorietà dell’utilizzo del Registro Nazionale per l’individuazione dei soggetti ospitanti. Nel registro vanno inserite tutte le informazioni sulle attività formative realizzate per i propri dipendenti, sul rispetto dei contratti di lavoro e delle norme in tema di sicurezza.
Infine, abbiamo segnalato come sulle modalità per la prosecuzione delle attività dell’Osservatorio, inevitabilmente, occorrerà attendere gli orientamenti del nuovo governo e del nuovo ministro dell’istruzione.
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