La commissione europea adotta il PON “Inclusione sociale”
La titolarità è del Ministero del Lavoro. Adottati i programmi operativi regionali di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia e Sardegna.
La Commissione Europea ha comunicato nei giorni scorsi l’adozione del Programma operativo Nazionale “Inclusione sociale”.
Come è noto i Programmi operativi rappresentano gli strumenti con i quali viene data concreta attuazione all’Accordo di partenariato per la politica di coesione adottato lo scorso 29 ottobre.
Il PON “Inclusione” ha un budget di un miliardo e 238 milioni di euro, di cui circa 827 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE). La parte restante costituisce il cofinanziamento nazionale.
Le azioni programmate rientrano nei seguenti obiettivi tematici (OT):
- promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione (OT 9)
- rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate (OT 11).
Gli interventi prioritari previsti riguardano:
- il sostegno alle persone svantaggiate ed estremamente emarginate, con particolare attenzione alla popolazione immigrata e rom e ai senzatetto, sia attraverso l’avvio di un'iniziativa sperimentale di reddito minimo, sia attivando misure per migliorare le competenze e l'occupabilità e in generale favorire l'autosufficienza
- l’implementazione di nuovi sistemi e modelli di intervento sociale, inclusa la definizione di standard di qualità per i servizi pubblici orientati verso gruppi svantaggiati, come i rom
- la formazione di circa 1200 tra funzionari pubblici e stakeholder per garantire la loro capacità di fornire servizi, in particolare per i gruppi svantaggiati.
Alcune delle azioni programmate prevedono sinergie e integrazioni sia con i programmi operativi regionali (POR) sia con altri programmi operativi nazionali. In particolare il PON “Per la scuola” si focalizzerà su azioni:
- a supporto dell’uguaglianza di genere
- relative alla trasversalità del principio di eguaglianza nelle opportunità per i disabili e per i soggetti a rischio di discriminazione,
- finalizzate a sostenere a livello nazionale cambiamenti culturali e sociali che conducano ad una società più inclusiva nei riguardi di ogni forma di diversità.
Segnaliamo, inoltre, che, in questi giorni, la Commissione Europea ha adottato ulteriori programmi operativi regionali (POR) finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE). In particolare: Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Sicilia, Sardegna.
Ricordiamo che, ad esclusione di Calabria, Molise e Puglia, che hanno programmi plurifondo, tutte le restanti regioni prevedono due distinti programmi operativi: uno finanziato dal FSE e l’altro dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Ad oggi la Commissione non ha adottato nessun POR FESR.
Non appena conosciute la versioni ufficiali dei vari Programmi operativi pubblicheremo specifici approfondimenti e schede di lettura.
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