La FLC CGIL aderisce ad una petizione perché l’UE riconosca la situazione illegale derivante dall’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele
Oltre 150 tra sindacati e organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno avviato una petizione per esortare la Commissione Europea ad adottare provvedimenti per vietare il commercio e le attività economica tra l'UE e gli insediamenti illegali di Israele nei Territori Palestinesi Occupati (TPO)
Human Rights Watch in collaborazione con più di centocinquanta organizzazioni grandi e piccole, tra cui la FLC, la CGIL e numerosi altri sindacati ha promosso una petizione indirizzata a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, affinché sia dato seguito al parere della Corte Internazionale di Giustizia (CIG), che il 19 luglio 2024, ha affermato che gli Stati devono “astenersi dall'intraprendere rapporti economici o commerciali con Israele riguardanti i Territori Palestinesi Occupati (TPO) o parte di essi che possano rafforzare la sua presenza illegale nel territorio”, e di “adottare misure per impedire relazioni commerciali o di investimento che contribuiscano al mantenimento della situazione illegale creata da Israele nei TPO”.
Infatti, come si legge nella petizione, “… nonostante il consenso tra gli stati membri sulla natura illegale degli insediamenti e sul loro legame con gravi abusi, l'UE continua a commerciare e consentire affari con essi, contribuendo a sostenere le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale che sono inevitabilmente legate al mantenimento e all'espansione degli insediamenti”.
Due articoli per approfondire:
- NGOs, Trade Unions, Call on EU to Ban Trade with Israel’s Illegal Settlements
- Ban EU Trade and Business with Israel’s Illegal Settlements in the Occupied Palestinian Territory
In allegato il testo della petizione in italiano e in inglese
Qua il form da compilare per aderire
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