A Bruxelles una giornata di studi su Bruno Trentin e la sua visione politica e sindacale
Nella sede del Comitato Europeo si sono raccolti studiosi e dirigenti sindacali, ripercorrendo le tappe della biografia trentiniana.
La CGIL, lo European Economic and Social Committee Worker’s Group e la Fondazione Di Vittorio hanno organizzato il 13 luglio 2017 una Giornata di studi e di interventi per ricordare la figura di Bruno Trentin.
A Bruxelles, nella sede del Comitato Europeo si sono raccolti studiosi e dirigenti sindacali, ripercorrendo le tappe della biografia trentiniana, ma soprattutto mettendo alla prova le intuizioni di un uomo che ha saputo coniugare importanti responsabilità politiche e sindacali e profonde letture e visioni teoriche. Si sono succeduti, sotto la guida di Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio, i ricordi e le valutazioni di Georgios Dassis, Presidente del CESE, e di Iginio Ariemma, storico dirigente politico vicinissimo a Trentin.
Pierre Héritier, direttore dell’Istituto di ricerca francese Laboratoire Lasaire, e Udo Bullmann, parlamentare europeo, hanno cercato di seguire le linee di azione e di visione sindacale di Trentin nella situazione contemporanea, così come hanno poi fatto Luca Visentini, Segretario Generale della Confederazione Europea dei Sindacati, e Susanna Camusso, Segretaria Generale della CGIL.
Nel pomeriggio, Anna Byhovskaya, political advisor del TUAC (l’organismo attraverso il quale l’OCSE collabora con i sindacati mondiali), ha illustrato nel dettaglio tutte le trasformazioni del lavoro, a partire dalle innovazioni tecnologiche e in particolare digitali, e le loro implicazioni sulle relazioni industriali e sull’azione sindacale.
Da questa relazione sono partiti gli interventi di Gabriele Bischoff, il presidente del gruppo dei lavoratori del CESE e di Jacek Krawczyk, il presidente del gruppo degli imprenditori sempre del CESE, mentre Catelijne Muller ha descritto l’influenza delle Intelligenze artificiali sulla società umana e sul sistema economico.
Rudy De Leeuw, presidente dell’FTGB del Belgio, e Ignacio Fernandez Toxo, l’ex Segretario della CC.OO. spagnola, hanno descritto le diverse situazioni europee e le possibili risposte, identificando la ‘povertà nel lavoro’ come uno dei rischi maggiori del futuro prossimo.
Ha chiuso i lavori Susanna Camusso, con una avanzatissima disamina delle sfide e delle necessità di adeguamento dell’azione sindacale, partendo dal rapporto tra Uber e i servizi pubblici per finire con i nuovi obiettivi strutturali della contrattazione. Secondo la Segretaria Generale della CGIL si devono infatti superare le fittizie costrizioni date dall’utilizzo delle innovazioni tecnologiche, per permettere ai sindacati di poter esercitare un ruolo decisivo e efficace prima di essere costretto in ‘decisioni’ già prese. Il grande esempio - e non solo per il numero di lavoratrici e lavoratori coinvolti - è stato la formalizzazione delle destinazioni dei nuovi assunti della scuola, che è stato possibile discutere con il Governo solo dopo che un fantomatico ‘algoritmo’ aveva già deciso chi dovesse andare dove. D’ora in poi sarà invece necessario, per così dire, ‘contrattare l’algoritmo’, sviluppando un dispositivo decisionale contrattato interamente con le parti sociali.