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Svizzera: formazione a due velocità?

Svizzera - Settembre 2005

20/09/2005
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Nel Canton Ticino il Movimento della Scuola (MdS) lancia l’allarme: come fa la scuola a rispondere ai suoi compiti di formazione se è continuamente sottoposta a tagli? Le misure di taglio sono state una settantina dal 1995 ad oggi, ma sotto accusa è soprattutto la misura che dallo scorso anno ha aumentato di un’ora settimanale l’orario di lezione dei docenti, una misura che nel cantone ha significato il taglio di cento posti per i giovani laureati e un aumento di alunni e classi per gli altri con relativa minor disponibilità per ciascun alunno.
Nello stesso tempo il Movimento della Scuola lamenta l’indisponibilità del dipartimento cantonale dell’educazione (Decs) a confrontarsi, come dimostra la scarsa diffusione data ai corsi di formazione a tempo pieno messi in atto dall’Alta Scuola Pedagogica.
I problemi riguardano un po’ tutti gradi scolastici. Nella scuola dell’infanzia ed elementare, che forse sono le meno toccate, il problema riguarda le spese dei comuni per scuole materne e per gli insegnamenti speciali: i comuni non sempre ce la fanno e dovrebbe invece intervenire il cantone.
Nella scuola media con l’introduzione di inglese obbligatorio e francese opzionale, quest’ultimo si sovrappone ad educazione fisica, sicchè gli insegnanti di questa materia saranno costretti a completare altrove.
Nella scuola secondaria superiore invece ci sarà una riduzione oraria che il governo cantonale ha “venduto” come intervento pedagogico didattico, ma che in realtà si tradurrà in un risparmio di circa un milione di euro. A questo si aggiunge un taglio del 30% del monte ore concesso agli istituti e che serviva per programmazione e progetti. Sicchè a detta del Movimento della Scuola saranno i ragazzini a pagare, in particolare quelli più deboli.
Ecco perché si parla di due velocità: una scuola sopportabile per coloro che vengono da famiglie in grado di ovviare alle carenze, una scuola fatale per coloro che provengono da famiglie più deboli.

Roma, 20 settembre 2005

Tag: svizzera

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