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Spagna: nuovo scontro Zapatero-Vescovi

L’introduzione della nuova materia di educazione civica dà l’occasione ai Vescovi e ai conservatori spagnoli di riaprire lo scontro sulla scuola

14/02/2007
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La Chiesa Cattolica spagnola, per bocca della sua Commissione Episcopale, ha preannunciato un nuovo attacco alla scuola statale. L’occasione è stata fornita dalle indicazioni per la nuova materia di Educazione Civica che la riforma, voluta dal governo di Zapatero, ha introdotto nei quadri orari della scuola iberica. Evidentemente tra le questioni da insegnare agli studenti vi è anche il nuovo diritto di famiglia, che, come si sa, in Spagna prevede anche le unioni omossessuali e la non discriminazione tra le diverse tipologie familiari. Su questa nuova disciplina i vescovi spagnoli hanno così preannunciato un documento.

I settori più oltranzisti del cattolicesimo spagnolo si augurano che il documento in questione contenga l’invito all’obiezione di coscienza per gli insegnanti cattolici, una pratica che alcuni religiosi hanno già cominciato a propagandare. Ma non è detto che i vescovi giungano a tanto.
Lo scontro sull’educazione civica quindi traduce nella scuola ben altro scontro.
Ma probabilmente c’è anche dell’altro: i vescovi non hanno mai digerito che si sia reso facoltativo l’insegnamento della religione, mentre un’altra materia, l’educazione civica appunto, veniva inserita nei piani di studio obbligatori. Prima l’insegnamento della religione cattolica era praticamente obbligatorio, dal momento che l’alunno poteva scegliere solo tra un insegnamento di religione cattolica confessionale (cioè impartito da un religioso o da un insegnante nominato dalla curia) o uno aconfessionale (cioè impartito da un altro docente).

Naturalmente lo scontro ha anche un risvolto politico: il Partito Popolare cerca di approfittare dell’apertura di questo nuovo fronte per mettere in difficoltà il governo socialista.
Contro il nuovo regime scolastico era stata radunata in passato anche una manifestazione di un milione di persone a Madrid. Ma il governo era stato irremovibile e alla fine la nuova legge sulla scuola era passata con l’opposizione, isolata, del solo Partito Popolare.

Roma, 14 febbraio 2007

Tag: spagna