Spagna: La nuova legge di riforma scolastica. Dal 20 ottobre la discussione in Parlamento
Spagna - Ottobre 2005
Il 20 ottobre inizia nel parlamento spagnolo la discussione sulla LOE, la nuova legge di riforma scolastica varata dal governo socialista, che si conta di approvare entro la fine dell’anno solare. Le organizzazioni educative hanno chiesto ai deputati la firma di un patto educativo che dia stabilità alla scuola che in circa cinque anni si trova passare attraverso tre legislazioni differenti: la LOGSE (1990-2003), la LOCE (2003-2005) e la LOE di nuova approvazione. Ma le posizioni dei differenti soggetti sembrano tutt’altro che conciliabili. Se l’associazione laica dei genitori, Ceapa,chiede mezzi per conciliare la vita familiare e l’autonomia degli istituti scolastici, la cattolica Concapa sostiene che la legge provocherà una frattura sociale. Sulla stessa linea la Confederazione dei Centri di insegnamento e la federazione dei religiosi nell’insegnamento, Fere, che chiedono un patto ma non a d un prezzo qualunque. Le cooperative di insegnamento (scuole private laiche) chiedono che tutte le scuole non statali abbiano gli stessi diritti.
Tutti i sindacati pongono invece problemi sui finanziamenti che vorrebbero portati al 6% del Pil. Le Comisiones Obreras denunciano che la Spagna sta sotto la media europea. La Stes , denuncia che la metà dei finanziamenti previsti sono rivolti a rendere gratuita la scuola materna privata convenzionata.La Fete-Ugt, chiede un patto di finanziamento. La Csi-Csif chiede una legge realista e un finanziamento adeguato. L’Anpe chiede un’incentivazione per gli insegnanti eun piano per migliorare la convivenza scolastica. La associazione degli insegnanti di religione Feper teme il ritorno al rapporto di lavoro a contratto e chiede che sia mantenuto il ruolo per i docenti di religione come per tutti gli altri.
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