Scuole itineranti in terra di nessuno.
Brasile, maggio 1999
MAGGIO
Scuole itineranti in terra di nessuno. Si è molto sentito parlare del Movimento dei Sem Tierra, il movimento di occupazione delle terre dei latifondi improduttivi del Brasile, un movimento che ha i suoi precedenti nelle Leghe contadine e nell’Unione dei lavoratori agricoli degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta, prima della dittatura, ma che si è molto sviluppato dopo la caduta di quest’ultima. Un movimento che gode dell’appoggio sia dell’opposizione brasiliana che fa capo al Pt che del rispetto del governo se è vero che il Presidente Cardoso ha affermato che "chi dice che si tratta di un movimento sterile non capisce la democrazia". Pochi però sanno che questo movimento si è fatto carico anche di un ragguardevole progetto educativo che gli è persino valso nel 1995 il premio della Unicef.
Quando i Sem Tierra occuparono le prime terre trovarono tutt’al più gli scheletri delle scuole che avevano costruito i proprietari delle piantagioni, ma per loro l’educazione era importante tanto quanto la terra. In 15 anni hanno dato vita ad un progetto alternativo di insegnamento formato da più di 850 scuole. sparse in 23 stati del paese, che mette insieme 250.000 famiglie e 35.000 alunni. Per il movimento lavorano 1400 professori e 300 addetti all’alfabetizzazione e nello stesso tempo più di 3000 persone si stanno preparando con corsi di formazione. La pedagogia è alternativa e si ispira agli studi di Paulo Freire e del teologo Leonardo Boff. Tratta della vita, dei problemi dell’agricoltura e si insegna a vedere la città con occhi critici. Impartiscono a i bambini l’istruzione elementare e insegnano ad adolescenti ed adulti materie tecniche e professionali, per lo più legate all’industria agricola e agropecuaria. Ma l’impegno è soprattutto quello di combattere l’analfabetismo.
Le scuole sono piccole, casalinghe, con materiale didattico autocostruito. Non è facile visitarle in una terra dove centinaia di lavoratori muoiono per mano dei pistoleros o della stessa polizia. Una di queste è situata a Barra Mansa, una località tra Rio de Janeiro e San Paulo, occupata nel 1997, minuscola, per 28 alunni dai sei a quattordici anni, pulita e dipinta di azzurro con all’entrata foto di Sebastiao Salgado sulle occupazioni delle terre. Era la scuola della Fazenda Dos altos, era abbandonata da cinque anni e oggi serve alle 50 famiglie che vivono nella tenuta abitando in case ristrutturate con le proprie mani e producendo caffè, legumi e ortaggi che vendono in regime di cooperativa. Un manifesto alle pareti della scuola dice: "Crediamo in una scuola che realizzi i sogni della nostra gioventù, che coltivi la solidarietà, la speranza e il desiderio di apprendere, di insegnare e di trasformare il mondo."
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