Sciopero al di sopra delle previsioni.
Francia, Marzo 2004
Marzo
Sciopero al di sopra delle previsioni. Dopo la fine della estenuante mobilitazione della primavera scorsa, non erano pronti scommetterci in molti, ma lo sciopero della scuola indetto oggi, 12 marzo, da quattro organizzazioni sindacali francesi (FSU, UNSA, FERC-CGT e SGEN-CFDT) per protestare contro i tagli del governo Raffarin (4.500 cattedre in meno, 20.000 aiuto-educatori prossimi al licenziamento, 6.000 posti in meno al concorso) è andato meglio del previsto: tra il 35% e il 50% a seconda dei diversi ordini di scuola secondo FSU e UNSA. Bene soprattutto sono andate le manifestazioni: almeno 15.000 manifestanti a Parigi, 10.000 a Tolosa e a Marsiglia, 5.000 a Lione e Bordeaux. Alle manifestazioni hanno partecipato anche studenti dell’Unef e i genitori della FCPE. Il primo ministro Raffarin, a cui i sindacati avevano scritto, non li ha tuttavia ricevuti. Agli insegnanti è giunta la solidarietà dei ricercatori, la categoria in questo momento al centro dello scontro con il governo, accusato di asfissiare i laboratori: martedì scorso 975 direttori di laboratoriali e 1100 responsabili di equipe si sono dimessi.
Anche la Francia verso uno sciopero nazionale della scuola. Anche in Francia ci sarà a breve uno sciopero generale della scuola. La data è stata individuata nella giornata di venerdì 12 marzo. A indirlo saranno quattro federazioni sindacali: Fsu, Unsa, Sgen-Cfdt e Ferc-Cgt, i quattro principali sindacati che hanno sostenuto il movimento della primavera dello scorso anno. La motivazione dello sciopero è costituita dai tagli che si prospettano anche per il prossimo anno: 4.500 posti di insegnamento, 20.000 aiuto-educatori, l’abbassamento del numero dei posti messi a concorso.
La data del 12 marzo era già stata destinata ad una iniziativa sindacale comune. Il 4 febbraio il congresso nazionale della Fsu si era pronunciato per una trasformazione dell’iniziativa in uno sciopero vero e proprio. Il 9 febbraio in un’altra riunione unitaria gli altri tre sindacati hanno accolto la proposta.
Lo sciopero è il punto di arrivo di una agitazione serpeggiante nelle scuole francesi fin dall’inizio dell’anno scolastico, un’agitazione che ha coinvolto anche nell’ultimo mese numerosi insegnanti ed anche studenti in quasi tutte le principali città della Francia.