Quale futuro per l’Europa dell’Università e la Ricerca?
Prende avvio domani la Conferenza Interministeriale sullo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (EHEA).
Dal 14 al 15 maggio a Erevan, Armenia, si svolgeranno i lavori della conferenza interministeriale sullo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore che vedrà innanzitutto coinvolti i ministri dei 47 paesi, europei e non europei, aderenti. Ai lavori parteciperà anche una delegazione dell’Internazionale dell’Educazione composta da membri del Hersc (High Education and Research Standing Commettee). Nella delegazione sarà presente anche la FLC CGIL.
Con Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore s’intende un accordo intergovernativo sottoscritto nel marzo 2010 che amplia quello che nella conferenza dei ministri tenutasi a Bologna nel 1999 era stato chiamato “Processo di Bologna”. L’obiettivo è costruire un area comune tra i paesi aderenti basata sull’introduzione di un sistema di titoli comparabili, su un comune sistema di crediti, sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio, su politiche comuni sulla assicurazione della qualità.
La conferenza di Erevan rappresenta il momento finale di un confronto tra gli stati aderenti che ha come esito la stesura di una comunicazione che verrà approvato dopo la discussione finale tra i ministri presenti. La Yerevan Minsterial Comuniquée e tutti i documenti di ingresso sono pubblicati sul sito della conferenza. Oltre alla bozza di risoluzione comune, segnaliamo il documento “The Bologna Process Revisited: the Future of European Higher Education Area” che raccoglie quanto emerso dai lavori del Bologna Follow Up Group tenutosi a Roma lo scorso settembre. Il documento indica le priorità e le azioni che i paesi aderenti intendono adottare nei prossimi anni e rappresenta con chiarezza, quindi, i principi ispiratori e gli interventi che i governi si sono impegnati ad implementare. La Conferenza licenzierà, quindi, le Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area (ESG) che stabiliscono il quadro comune delle politiche di assicurazione della qualità.
Tra i testi che è possibile leggere, vi è il rapporto 2015 sullo stato dell’attuazione dei programmi in Italia. I dati aggregati sullo stato di attuazione del Processo di Bologna sono invece pubblicati in un rapporto specifico.
L’Internazionale dell’Educazione presenterà e discuterà un proprio documento sulla condizioni di lavoro nel sistema dell’Istruzione Superiore in Europa basato su una ricerca cui la FLC CGIL ha partecipato insieme ad altre organizzazioni sindacali europee. L’indagine mostra con chiarezza la condizione di progressivo abbassamento della qualità nelle condizioni di lavoro dovute al crescente peso amministrativo, a procedure sempre più invasive di valutazione, all’abbreviazione dei temi di studio e di ricerca, all’imposizione di un sempre maggiore carico didattico nonché alla sempre più feroce precarizzazione del lavoro.
Commenteremo nei prossimi giorni i documenti definitivi, e seguiremo i lavori della Conferenza convinti che lo Spazio Europeo debba essere opportunità di costruzione di uno spazio sovranazionale di cittadinanza e conoscenza, che ci impegna quotidianamente in un lavoro di informazione e di proposta e di difesa della natura pubblica, democratica e non mercantile della conoscenza. Soprattutto a fronte delle spinte anche delle istituzioni europee e di molti stati membri a farne uno spazio di mercato e competizione.
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