Portogallo. Si inasprisce la lotta dei docenti portoghesi contro le nuove proposte sulla carriera
Acque agitate nella scuola portoghese.
Acque agitate nella scuola portoghese. Un piano nazionale di lotta per la fine dell’anno scolastico che proseguirà anche nei mesi di settembre ed ottobre è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio nazionale del Fenprof – il principale sindacato della scuola portoghese –contro le proposte del ministro dell’educazione sulla nuova carriera dei docenti. Un’opposizione che ha già visto migliaia di professori ed educatori scendere in piazza il 14 giugno scorso.
In pratica, il ministero prevede di smantellare l’attuale progressione di carriera dei docenti portoghesi, per il cui passaggio da un gradone all’altro sono richiesti periodi di aggiornamento obbligatori e la presentazione da parte del docente di una relazionesull’attività svolta,da discutere con il Comitato pedagogico della scuola di appartenenza. Un meccanismo che ha consentito di coniugare in modo equilibrato progressione di carriera, valutazione esterna e autovalutazione.
Le proposte del ministero, determinate da logiche di contenimento della spesa e da una visione gerarchica del lavoro docente, prevedono: la valutazione annuale dei docenti con un giudizio finale – insufficiente, regolare, buono, molto buono ed eccellente, con la definizione di quote massime nel caso degli ultimi due; il legame tra giudizio finale e progressione nella carriera ; la creazione di un secondo livello di carriera (professore titolare) cui può accedere solo un terzo dei docenti di una determinata scuola e a cui corrisponde lo svolgimento di funzioni differenziate per ambito, grado di responsabilità e remunerazione.
Di diversa natura le controproposte del Fenprof, che in un documento votato dal Consiglio nazionale ripropone una visione cooperativadel lavoro docente.