Macedonia: il problema delle minoranze
Macedonia, novembre 2005
La Macedonia sta ancora affrontando grandi divisioni nelle quali sono coinvolte le minoranze etniche e l’istruzione. La decisione del governo di legalizzare una istituzione superiore precedentemente illegale ma esistente da 10 anni, l’università (albanese, ndr) di Tetovo, ha provocato grandi proteste da parte degli studenti macedoni all’inizio del 2004.
Molti bambini albanesi, turchi e rom frequentano percorsi scolastici separati, in cui non è loro consentito di apprendere la lingua locale e in cui manca la comunicazione tra le diverse comunità etniche. Nonostante non si registrino grandi differenze nella scuola primaria, una quota minore di ragazze turche, rom e albanesi frequenta la secondaria. Le quote di drop-out sono alte soprattutto tra le minoranza. Il paese sta procedendo verso un processo di decentramento scolastico che dovrebbe offrire più opportunità di integrazione a livello municipale.
Al momento attuale gli esperti denunciano la necessità di un incremento dell’istruzione professionale e dell’apprendistato per fare fronte alle nuove necessità del mercato del lavoro. Inoltre le analisi mettono in luce la grande differenza di qualità e quantità dei servizi educativi tra città e campagna. (tratto dalla relazione dell’I.E. “Education in transition”).
Roma, 29 novembre 2005
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