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Le conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea per un quadro strategico per la cooperazione europea nell’educazione

Nella riunione del 12 maggio scorso, il Consiglio della UE ha deciso di aggiornare e rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri della UE fino al 2020, data l’importanza strategica dell’istruzione e della formazione per il benessere personale e lo sviluppo economico e sociale di ogni nazione.

22/05/2009
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L’ulteriore sviluppo dei sistemi d’istruzione e di formazione deve continuare ad essere un obiettivo primario della cooperazione Europea fino al 2020 dato il loro ruolo nell’assicurare il benessere personale, sociale e professionale di tutti i cittadini e lo sviluppo sostenibile dell’economia e dell’impiego, promuovendo, nel frattempo, i valori democratici, la coesione sociale, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale. Sulla base di questo obiettivo, il Consiglio dell’UE ha deciso di continuare la cooperazione europea nell’educazione e nella formazione fino al 2020 avendo particolare attenzione ai seguenti obiettivi:

  • fare dell’apprendimento per la vita e della mobilità una realtà;

  • migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione;

  • promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;

  • innalzare la creatività e l’innovazione, compresa l’imprenditorialità; a tutti i livelli dell’educazione.

Il Consiglio sottolinea, inoltre, come tali obiettivi debbano essere inseriti in una prospettiva di lifelong learning, comprensiva degli apprendimenti acquisiti in qualsiasi contesto e a tutti i livelli.
Per quanto riguarda il metodo di lavoro il Consiglio riconferma la volontà di proseguire con forma aperte di coordinamento, data la autonomia dei singoli Stati membri nel settore educativo, producendo esiti chiari e visibili. Si riafferma, inoltre, l’aspetto importante del processo di Copenhagen per quanto riguarda l’istruzione e la formazione professionale e la necessità di una più stretta sinergia con il processo di Bologna in particolare per quanto riguarda la qualità, la mobilità e la trasparenza.

Il documento, infine, riconferma i seguenti cinque benchmark per il 2020:

  • almeno il 15% degli adulti in percorsi di apprendimento

  • portare il livello basso negli apprendimenti linguisti, matematici e scientifici al di sotto del 15%

  • almeno il 40% di persone tra i 30-34 anni con un titolo di studio d’istruzione terziaria

  • portare al di sotto del 10% la percentuale di giovani che escono precocemente dal sistema d’istruzione e formazione

  • almeno il 95% dei bambini tra i 4 anni e l’età d’inizio della scuola primaria in percorsi educativi

Inoltre, il Consiglio invita la Commissione a lavorare ulteriormente nelle aree relative alla mobilità a livello dell’istruzione terziaria, della formazione professionale e dei docenti; all’impiegabilità, individuando un possibile benchmark per il 2020 e all’apprendimento delle lingue straniere- almeno due.
Tra le priorità di lavoro, viene individuato lo sviluppo professionale dei docenti, ponendo attenzione alla qualità della formazione iniziale e continua, al sostegno ai docenti neoassunti, allo sviluppo di opportunità professionali. Il testo completo è consultabile nel seguente sito.

Roma, 22 maggio 2009