La Pace futura incomincia oggi a scuola
Il 21 settembre è stata la giornata internazionale della Pace e L’EI-IE chiede a tutti i docenti e a tutto il personale della Conoscenza, di tutto il mondo, di promuovere gli ideali di pace e di risoluzione pacifica dei conflitti
Insegnanti e studenti sono sempre più vittime della violenza e dell’intolleranza che purtroppo sono in crescita in molte regioni ed in molti paesi del mondo. Nonostante le richieste esplicite da parte dell’EI-IE -Internazionale dell’Educazione- le scuole non sono, come dovrebbero essere, spazi protetti di pace e di crescita sociale.
Nonostante l’impegno preso da molti governi, non s’indirizzano le risorse verso i bisogni urgenti dell’umanità e si promuovono ciecamente armamenti e quindi violenza.
Mentre le spese militari superano un trilione di dollari americani l’anno, le spese per l’istruzione in percentuale del PIL sono diminuite nel 39 % dei paesi i cui dati sono disponibili dal 1999.
L’UNESCO ha comunicato che un finanziamento esterno annuo pari a 11 miliardi di dollari americani sarà necessario per rendere possibile l’insegnamento “primario” universale in tutti i paesi in via di sviluppo entro il 2015.
E’ ora quindi che i governi incomincino, sul serio, un vero dialogo di pace affinché si possa metterefine alla violenza, visto e considerato che, la vita umana non ha e non può avere prezzo e che niente può giustificare lo spreco di risorse per il mantenimento dell’attuale macchina di guerra.
Durante il 5° Congresso dell’EI-IE di Berlino, i delegati di tutto il mondo hanno adottato all’unanimità una risoluzione che faceva appello al dialogo e non al conflitto nonché alla necessità di leggi e regolamenti che mirino all’eliminazione della violenza, alla ricerca di un vivere insieme pacificamente e all’esercizio della democrazia e della cittadinanza.
La giornata internazionale della Pace deve essere l’occasione per riflettere sui mezzi da mettere in atto per proseguire la risoluzione pacifica di tutti i conflitti.
Roma, 25 settembre 2007
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