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Guinea: accordo raggiunto ma non basta

Situazione calda in Guinea, a rischio i diritti sindacali

03/08/2006
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Un accordo sindacale è stato raggiunto il 16 giugno scorso tra il governo e le due centrali sindacali guineane Cntg e Ustg e i sindacati di categoria Fspe e Slecg. Per gli insegnanti l’accordo prevede il pagamento degli arretrati dei contrattisti e la loro immissione in ruolo, la riassunzione in servizio degli insegnanti e dei ricercatori licenziati, la ridefinizione dell’età di pensionamento e il pagamento degli arretrati agli insegnanti in pensione.

L’accordo è stato il punto di approdo di una lotta contrassegnata da aspri scontri, con uno sciopero contro il carovita (in particolare il prezzo della benzina) che ha bloccato la capitale l’8 giugno. Lo scontro nella scuola si è fatto aspro il 12 giugno quando sono stati bloccati gli esami e il governo ha cercato di fare ricorso a crumiri pagati più del doppio degli insegnanti.

Ma l’accordo raggiunto non sembra aver riportato la pace dopo le dichiarazioni del ministro degli affari sociali di voler bruciare i sindacalisti e dopo che il segretario dello Slecg ha ricevuto precise minacce.

Per questo la situazione è stata posta sotto osservazione da parte dell’Internazionale dell’Educazione, che non vuol fare mancare il suo sostegno ai due sindacati guineani.

Roma, 3 agosto 2006

Tag: guinea