Gravissimo attacco armato all’Università in Pakistan
Più di venti morti e decine di feriti tra studenti e docenti.
Un ennesimo assalto contro i luoghi del sapere è avvenuto nel nord ovest del Pakistan, a Charsadda, una città a 140 km dalla capitale Islamabad. Nell’università Bacha Khan si sono introdotti almeno quattro uomini armati e con indosso anche cinture esplosive. Nel campus si stava svolgendo un festival di poesia ed erano presenti migliaia di studenti e di visitatori. Sono immediatamente iniziati scontri a fuoco, sia con la sicurezza interna che con le forze di polizia pachistane, e addirittura alcuni docenti sono stati coinvolti nella sparatoria. Alla fine, i quattro aggressori sono stati uccisi, ma più di venti sono state le vittime e diverse decine i feriti.
L’azione è stata immediatamente rivendicata da un generale talebano, di un gruppo chiamato Tehrik-i-taliban Pakistan (Ttp), sebbene poi il principale portavoce della stessa organizzazione, Mohammad Khurasani, abbia smentito la notizia del loro coinvolgimento.
Già nel dicembre 2014 il Pakistan era stato il luogo di un’immane tragedia quando a Peshawar, in una scuola militare, un commando appartenente allo stesso gruppo armato aveva fatto irruzione nelle aule passando dal retro dell’edificio e aveva ucciso 145 persone, per la quasi totalità bambini e ragazzi, con delle fredde esecuzioni individuali. Inoltre, solo qualche giorno fa, un attentato suicida, sempre a Peshawar, aveva ucciso dieci persone.
Tra le motivazioni addotte per l’insano gesto ci sarebbe la vendetta contro le operazioni antiterrorismo che il governo pachistano stava compiendo in questi mesi, per dimostrare la sempre completa vulnerabilità di fronte a un attacco armato terroristico.
La FLC CGIL è contro ogni tipo di violenza e per una risoluzione pacifica di ogni guerra, simmetrica o asimmetrica. A maggior ragione, non è accettabile che in ogni conflitto le prime vittime siano gli studenti e i docenti, che rappresentano la parte migliore e al tempo stesso più debole di una società. La FLC CGIL si stringe ai parenti delle vittime, ai feriti e a tutti gli studenti e i docenti pachistani, che, giorno dopo giorno, in una situazione complessa e pericolosa, insegnano, studiano, lavorano per costruire un futuro migliore per se stessi, per il proprio paese e per tutti noi.
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