Francia: raffinerie e studenti tengono alta la tensione
A due giorni dalla giornata di lotta di martedì scorso la Francia è ancora in stato di agitazione. In alcuni distributori comincia mancare la benzina e gli studenti sono scesi in piazza in numerose città.
La riuscita della giornata di lotta del 12 ottobre contro l'innalzamento dell'età pensionabile ha galvanizzato la Francia. Lo strascico delle agitazioni continua ad incidere.
Lo sciopero dei lavoratori delle raffinerie sta provocando l'esaurimento delle scorte dei distributori. Il governo ha autorizzato il ricorso alle scorte accantonate per le emergenze in cinque depositi nazionali.
Ma oggi è stata soprattutto la giornata degli studenti della secondaria superiore che già martedì si erano qua e là uniti alle manifestazioni dei lavoratori. Secondo il sindacato studentesco UNL circa 900 scuole (un quarto dei licei francesi!)sarebbero in agitazione e di queste più di 500 totalmente bloccate. 2.000 studenti sono scesi in manifestazione a Orleans, 7.000 a Rennes, 2.000 a Lens, 1.500 a Montpellier, 1.000 a Nimes, 5.000 a Bordeaux. Altre manifestazioni si sono tenute a Caen, Brest, Nantes, Le Havre, Marsiglia e Lione. A margine delle Manifestazioni si sono avuti anche incidenti: a Monteuil (dove uno studente è rimasto ferito), a St Denis a Lens. A Parigi è stata presa di mira la sede del Medef, la confindustria francese.
C'è stata una presa di posizione della confederazione dei genitori FCPE contro le violenze poliziesche e per il rispetto della democrazia nelle scuole.