Eccesso di lavoro e stress
Giappone, Aprile 2003
Aprile
Eccesso di lavoro e stress Un’indagine condotta dal sindacato ZENKYO rileva che gli insegnanti giapponesi fanno in media 80 ore e 10 minuti di lavoro extra al mese. Le conseguenze sulla salute sono estremamente pesanti: non sono poche le morti causate da superlavoro come i suicidi, nel tentativo di trovare l’estrema via di fuga.
Le condizioni di lavoro sono, inoltre, nettamente peggiorate negli ultimi dieci anni. Rispetto ad una rilevazione compiuta dieci ani fa sono diminuite le ore di riposo al giorno ( da 7 ore e 8 minuti a 6 ore e 11minuti) e quelle dedicate ai pasti e al divertimento (da 6 ore e 27 minuti a 5 ore e 39 minuti) , mentre il tempo per il pendolarismo è cresciuto di 15 minuti e quello dedicato al lavoro (incluso il lavoro a casa) di quasi due ore , con una media di 11 ore e 2 minuti al giorno.
In confronto agli altri lavoratori, gli insegnanti giapponesi non riescono a ricavare momenti di riposo durante le ore a scuola, perché costretti a terminare i lavori non completati. Inoltre, il fatto di passare l ‘intera giornata a scuola costringe a ridurre le ore di sonno per completare i lavori programmati, per cui gli insegnanti soffrono di stanchezza cronica.
La ricerca dimostra che il 60% delgi insegnati teme di morire per eccesso di lavoro e circa il 20% è stato in ospedale o ha ricevuto cure mediche per più di tre mesi. Un gran numero di docenti soffre di alta pressione e il 34% delle insegnanti di disagi psichici, come insonnia depressione. Di fronte a questo quadro non desta stupore che il 47% degli uomini e il 60% delle donne desiderino lasciare la professione.
La revisione alla legge fondamentale sull’educazione. Anche per il Giappone tempi di revisione. La Legge Fondamentale sull’Educazione che, emanata in sintonia con lo spirito pacifista della Costituzione giapponese, ha definito gli obiettivi educativi della scuola giapponese dopo la seconda guerra mondiale, sta per essere modificata drasticamente.
Il Comitato centrale per l’educazione, organismo di consultazione del Ministero, nel Marzo 2003 ha fatto una proposta di revisione della Legge Fondamentale, in cui si prevede che gli obiettivi educativi per il 21° secolo debbano rafforzare la capacità di competere dei giapponesi nella nuova era globale, inculcare il rispetto delle tradizioni, la cultura e l’amore per la propria terra, promuovere il patriottismo, l’elitarismo, la deregulation.
Scompare qualsiasi riferimento ai valori universali degli esseri umani, alla pace e alla democrazia.
La revisione della Legge è coerente con la politica del governo Koizumi, tesa a trasformare il Giappone in una nazione attraversata da spirito bellico. La revisione della legge Fondamentale sull’educazione costituisce la premessa alla revisione della Costituzione per quanto riguarda la non belligeranza.
Forte l’opposizione del sindacato della scuola, che ha già raccolto 750000 firma contro la revisione della Legge sull’educazione .