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Consiglio dei ministri dell’educazione della UE. Impegni e azioni per migliorare la qualità della formazione dei docenti europei

La riunione del Consiglio, tenutasi il 15 e 16 novembre 2007, ha riaffermato la necessità di continuare la cooperazione tra gli stati membri per definire azioni comuni tese a migliorare la qualità della formazione dei docenti. L’ETUCE denuncia l’assenza di impegni concreti sul periodo e livello di studi per la formazione iniziale dei docenti.

03/12/2007
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“Docenti ben formati per una scuola di qualità in grado di rispondere alle sfide sociali ed economiche poste dalla società globale” costituisce uno degli impegni assunti dall’Unione Europea all’interno del programma Lisbona 2010 nel settore educativo. Sono numerose le prese d’atto e i documenti varati su tali temi sia da parte dell’Unione Europea sia dalle organizzazioni sindacali (vedi rubrica Europa-Mondo). Il Consiglio dei ministri dell’educazione della UE ha, quindi, definito il seguente insieme di obiettivi da attuare all’interno dell’autonomia decisionale di ciascun Stato:

1) Qualificazione dei docenti a livello d’istruzione superiore, bilanciata tra studi basati sull’attività di ricerca e pratica dell’insegnamento. Per i docenti della formazione professionale iniziale, insieme ad un’elevata qualificazione nella loro professione, un’appropriata qualificazione pedagogica.

2) Accesso alla formazione di alta qualità in istituti per la gestione e la direzione per i docenti che svolgono funzioni di direzione, oltre al possesso di abilità e di esperienze nell’insegnamento.

3) Un sistema di formazione iniziale dei docenti, di sostegno alla carriera iniziale e all’ulteriore sviluppo professionale che sia coordinato, coerente, adeguatamente finanziato e di qualità

4) Adozione di misure che mirino all’innalzamento del livello della qualificazione e del livello di esperienza pratica richiesti per l’insegnamento

5) Maggiori legami e partnership tra le scuole - che si dovrebbero caratterizzare come comunità che apprendono - e gli istituti di formazione dei docenti, assicurando che questi ultimi offrano programmi di formazione coerenti, di alta qualità, rispondenti ai continui nuovi bisogni delle scuole, dei docenti e della società nel suo complesso.

6) Assunzione di competenze da parte dei docenti che li rendano in grado di:

  • insegnare le competenze trasversali, come descritto nelle Raccomandazioni sulle competenze chiave;

  • creare un ambiente scolastico sicuro ed attraente basato sul rispetto reciproco e sulla cooperazione;

  • insegnare in modo efficace in classi eterogenee, con alunni provenienti da diversi retroterra culturali e sociali e con un’ampia gamma di abilità e necessità, incluse quelle relative ai diversamente abili;

  • lavorare in stretta collaborazione con i colleghi, i genitori e la comunità;

  • partecipare allo sviluppo della scuola o del centro di formazione in cui lavorano;

  • sviluppare nuove conoscenze ed essere motivati attraverso una pratica lavorativa basata sulla riflessione e sulla ricerca;

  • fare uso delle nuove tecnologie nell’insegnamento e nel proprio sviluppo professionale;

  • diventare capaci di apprendimento autonomo nel proprio sviluppo professionale;

7) Sostegno appropriato agli istituti di formazione dei docenti e ai docenti formatori, per renderli in grado di sviluppare risposte innovative alle nuove richieste sulla formazione dei docenti.

8) Sostegno ai programmi di mobilità per docenti, formatori, studenti universitari, tali da garantire un impatto significativo sulla loro formazione, una migliore comprensione delle differenze culturali e la consapevolezza della dimensione europea dell’insegnamento.

9) Misure appropriate per rendere la carriera docente più attraente.

Per il sindacato europeo dell’educazione, ETUCE, che a sua volta ha presentato una serie di proposte e considerazioni sulla formazione e la professionalità dei docenti, il documento del Consiglio dei ministri manca di impegni concreti e decisioni comuni per quanto riguarda periodo e livello di studi per la formazione iniziale dei docenti. Tra le richieste dell’ETUCE: formazione iniziale per tutti i docenti a livello di master, la possibilità di accedere al dottorato di ricerca, sistema di formazione continua strutturato, che connetta tra loro università ricerca e scuola, presenza di figure “mentore” che aiutino il docente nelle fasi iniziali dell’insegnamento.

Roma, 3 dicembre 2007

Nonno, cos'è il sindacato?

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al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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