Bulgaria. Gli insegnanti in sciopero da tre settimane rivendicano salari più dignitosi
Lo sciopero iniziato il 24 settembre continua malgrado le numerose difficoltà. La solidarietà dei sindacati italiani
Terza settimana di sciopero per gli insegnanti bulgari, che rivendicano un incremento dei loro salari del 100% e che almeno il 5% del PIL sia dedicato all’educazione nel budget finanziario 2008. Alla base dello sciopero, una situazione davvero pesante: lo stipendio medio mensile di un insegnante bulgaro è di soli 174 euro, tra i più bassi in Europa, e del tutto inadeguati di fronte ad un continuo aumento dei prezzi. Finora il Governo Bulgaro ha rifiutato ogni richiesta sindacale, affermando che gli aumenti salariali possono essere ottenuti eliminando i docenti in soprannumero, attraverso un ragionamento malthusiano: meno docenti da pagare più alto il livello dei salari.
Lo sciopero continua, malgrado le numerose difficoltà, tra cui la minaccia di licenziamenti e l’obbligo di legge per i docenti di restare a scuola, anche se in sciopero, con la possibilità di svolgere le riunioni sindacali solo alla fine dell’orario di lavoro.
I sindacati confederali della scuola hanno inviato una lettera al primo ministro bulgaro, chiedendo di riaprire il dialogo con i sindacati.
Roma, 16 ottobre 2007
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