26 giugno: azione mondiale per i diritti e la giustizia in Iran
Firmiamo l'appello di Amnesty International.
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La feroce repressione che in questi giorni ha messo in mostra tutta la brutalità del governo iraniano non è purtroppo una novità. Decine di sindacalisti sono detenuti in prigione per aver partecipato a scioperi e manifestazioni. Per esprimere la propria solidarietà ai lavoratori iraniani e rivendicare la liberazione dei sindacalisti detenuti, la coalizione per la giustizia e i diritti in Iran, formata dalla Confederazione internazionale dei sindacati, dall'Internazionale dell'educazione, dalla Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti e dal Sindacato internazionali degli agro alimentari, ha indetto una giornata di mobilitazione per il 26 giugno cui aderisce anche Amnesty International.
In milioni stanno protestando in Iran, e non solo a Teheran, perché si sentono ingannati dall'esito elettorale. Una ribellione spontanea che affonda le radici in un profondo malcontento e in una profonda frustrazione per una società sempre più ingiusta ed iniqua. "Fallimento dell'economia", "nepotismo", "corruzione" sono queste i termini più utilizzati dai blogger Iraniani. Giudizi confermati dal movimento sindacale Iraniano che da anni sta lottando duramente per salari più equi, per i diritti sindacali e per la giustizia, lotte pagate a caro prezzo . La violenza del governo e la repressione in atto in questi giorni in Iran vengono, infatti, da lontano e si sono lungamente accanite contro dirigenti sindacali e lavoratori che osano scioperare o manifestare per i salari e i diritti. L'ultimo caso, prima dei tragici eventi di questi giorni, si è verificato durante la celebrazione del 1 maggio quando i poliziotti hanno picchiato partecipanti e passanti, arrestando più di 200 persone. Per aiutare il movimento dei lavoratori iraniani, la Confederazione internazionale dei sindacati, l'Internazionale dell'educazione, la Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti e il Sindacato internazionali degli agro alimentari hanno lanciato da mesi una campagna per chiedere la liberazione dei sindacalisti arrestati e il riconoscimento dei diritti dei lavoratori in Iran.
La campagna culminerà nel giorno 26 giugno con una giornata di mobilitazione che vedrà diverse modalità d'azione in tutto il mondo e che chiaramente si incrocia con le rivendicazioni portate avanti in questi giorni. Anche la CGIL ha manifestato la propria solidarietà con la pacifica mobilitazione dei cittadini iraniani e ha richiesto la fine di ogni repressione, la liberazione degli arrestati, dei prigionieri politici e degli attivisti sindacali. Anche la FLC aderisce a questa giornata di mobilitazione e chiede di firmare l'appello di Amnesty International.
Roma, 24 giugno 2009
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