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Emergenza coronavirus: assordante silenzio del Ministero dell’Università e della Ricerca

Il MUR invia in ritardo agli atenei e alle istituzioni afam una nota laconica ed evita di esercitare il ruolo di coordinamento del sistema nazionale dell’alta formazione.

12/03/2020
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Da giorni la FLC CGIL sta chiedendo al Ministero dell’Università e Ricerca di esercitare attivamente il ruolo di coordinamento nazionale nella gestione dell’emergenza epidemiologica da coronavirus, per gli atenei, gli enti di ricerca vigilati e le istituzioni Afam. Nonostante le richieste avanzate durante l’incontro con le organizzazione sindacali del 5 marzo scorso, nonostante le lettere inviate dalla FLC CGIL su università e enti di ricerca, nonostante che il Ministero dell’Istruzione sia più volte intervenuto su aspetti inerenti le modalità di prestazione del servizio da parte del personale appartenente ai vari profili professionali, il MUR continua ad agire come se l’autonomia delle istituzioni e degli enti fosse un totem intoccabile persino in questa situazione senza precedenti.

Emergenza Coronavirus: notizie e provvedimenti

La nota 9 dell’11 marzo 2020, pubblicata, peraltro, poco prima che venisse emanato il decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’11 marzo 2020 che accentua ulteriormente le misure per il contenimento del contagio, inviata ai rettori degli atenei e ai direttori delle istituzioni Afam, senza alcuna consultazione delle organizzazioni sindacali, si limita a riportare le disposizioni di carattere generale e termina con un semplice invito ad applicare tali norme. È evidente che il processo di frammentazione del sistema che si è sviluppata in particolare nell’ultimo decennio si è radicato in maniera profonda nelle istituzioni e in chi ci governa.  Unico aspetto positivo che riguarda il settore Afam, è la disposizione relativa alla sospensione delle attività formative. La nota chiarisce che esse possono svolte online, ove possibile, e che al ripristino dell’ordinaria funzionalità, possono essere recuperate, laddove ritenuto necessario. La nota conferma le indicazioni fornite dalla FLC CGIL

Infine, la FLC CGIL, nel ribadire la piena fiducia nelle autorità sanitarie che stanno gestendo l’emergenza, ricorda che il contratto nazionale non è sospeso, né è venuto meno il ruolo del sindacato, sia per quanto riguarda la contrattazione e, più in generale, la vigilanza del rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, sia per quanto riguarda la difesa della funzione pubblica e universale dell’istruzione e della ricerca.