2 giugno 1946 - 2 giugno 2016: la Repubblica italiana ha 70 anni
La fine della monarchia, il voto alle donne, la Costituzione democratica. In quegli anni si apriva per l’Italia e per l’Europa un’epoca di speranze e di pace.
È nata il 2 giugno 1946, voluta dal popolo italiano con un referendum, dopo 20 anni di dittatura fascista e dopo i disastri della seconda guerra mondiale. Una repubblica "democratica e fondata sul lavoro" come è definita nell’articolo 1 della Costituzione.
E 70 anni fa, proprio col voto popolare al referendum, si sancì finalmente il diritto al voto delle donne. Pensate, fino a 70 anni fa le donne, le nostre nonne e bisnonne, erano escluse dalla vita civile, non avevano diritti come cittadine. Solo 70 anni fa.
La Repubblica italiana nasce quindi con questo atto davvero popolare. E anche per questo, e per la successiva discussione nella Costituente che portò al varo della Costituzione, che è nata tra tante speranze. E tra le speranze c’era l’idea e il progetto di un’Europa unita, dopo due guerre devastanti e secoli di conflitti.
La Costituzione è stata modificata da una recente legge sulla quale saremo chiamati a votare a ottobre. Dovremo dire se siamo d’accordo o non siamo d’accordo alle modifiche proposte dal Governo. La CGIL ha approvato un documento molto critico all’insieme della legge di modifica. Per saperne di più si può consultare un piccolo libro, scritto dal costituzionalista Antonio D’Andrea, scaricabile dal sito di Edizioni Conoscenza.
La storia d’Italia e delle sue popolazioni è antica di millenni. Anche la storia della coscienza nazionale italiana è molto antica. Ne vagheggiavano già Dante e Petrarca. L’Italia unita è più giovane, 160 anni, e la Repubblica 70.
Gli anniversari sono spesso occasioni di celebrazioni formali, di rituali di facciata. Ma possono essere occasione per riflettere anche criticamente sulla nostra storia passata e presente e aiutarci a prefigurare un futuro vicino e lontano.
In questi anni ricorrono anche i 100 anni dalla Grande guerra. Anche quella è una storia su cui ancora riflettere, dopo che le guerre nei Balcani hanno riaperto ferite antiche, ma non ancora rimarginate.
Sembra che l’umanità non impari le lezioni della storia e troppo spesso quello che accaduto si ripresenta. Per questo ogni occasione - anche gli anniversari - vogliamo che sia un momento di discussione, di lettura, di riflessione, di maturazione delle coscienze. È quello che ha tentato di fare la rivista “Articolo 33″ con il saggio che potete leggere cliccando qui.
Sulla Prima guerra mondiale suggeriamo le pubblicazioni di Edizioni Conoscenza.
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