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Luciano Vecchio è docente di Progettazione grafica al Liceo artistico Caravaggio di Milano. Il suo intervento, che pubblichiamo integralmente, ha per titolo La successione delle versioni. Breve storia delle modifiche al curricolo del liceo artistico.

"Il curricolo del liceo artistico è quello, tra i licei, che ha visto più modifiche nelle numerose successive bozze che sono state diffuse nel corso di questi ultimi anni:

  • il quadro orario: 36 ore settimanali di lezione biennio e 38 triennio nel dlgs 226/2005 (Moratti); 32 ore prima bozza Gelmini (unificata per tutti i tipi di liceo), poi portate a 34 nel biennio e a 35 nel triennio (versioni successive e definitiva pubblicata il 4 febbraio);

  • la quota oraria attribuita alle discipline di indirizzo: nella versione a 32 ore - 15 ore nel biennio e 12 nel triennio; nella prima versione a 34/35 ore - 15 ore nel biennio (con la presenza di Discipline audiovisive), 13 o 11 ore nel triennio (a seconda dell'indirizzo e a scapito di Fisica); nella versione definitiva a 34/35 ore, 13 nel biennio (senza Discipline audiovisive, che entra nel Laboratorio artistico), 12 ore in terza e quarta, 14 ore in quinta in ogni indirizzo;

  • gli indirizzi: dai 3 originari (già nella versione Moratti e mantenuti nelle prime versioni Gelmini) ai 6 definitivi, dovuti alle "condizioni" della VII Commissione della Camera (on. Aprea).

Analisi della stesura definitiva. Criticità

I diversi aspetti del riordino del liceo artistico che non convincono e non rinnovano.

Gli indirizzi: i 6 indirizzi indicati sono quelli giusti?

  • 3 indirizzi su 6 non convincono: scenografia e design appaiono specializzazioni precoci (sarebbero più da università); audiovisivo è un indirizzo di sicuro appeal ma basato su uno strumento (che invece dovrebbe essere trasversale) e non su un linguaggio (se si intende cinema torniamo alla precocità della scelta);

  • l'eliminazione di beni culturali, inteso come indirizzo con un approccio più teorico che operativo, appare inspiegabile in un paese che detiene tale patrimonio storico culturale;

Il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento:

  • la tabella di confluenza propone abbinamenti forzati, specialmente per quello che riguarda gli istituti d'arte, e le Province trovano difficile impostare la distribuzione territoriale (ved. caso Milano);

  • gli istituti d'arte e la scelta fra licei e professionali con i tempi stretti, il probabile disorientamento delle famiglie

Il piano di studi:

  • confronto fra quota oraria per le discipline specifiche con i curricoli precedenti

Leonardo

Michelangelo

Brocca

Gelmini

biennio

15

15

10

13

3^ e 4^

12

16

14

12

5^

15

19

18

14

  • l' autonomia didattica: "Le discipline e i laboratori sono organizzati dalle istituzioni scolastiche mediante il piano dell'offerta formativa nel rispetto delle proprie specificità al fine di potenziarne e arricchirne le caratteristiche." E la quota del 20-30% (all. H)

  • la materia Laboratorio artistico: "Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali" - quale modalità di inserimento delle varie materie che orientano alla scelta d'indirizzo?

Le classi di concorso ancora da definire, ci sono materie inedite".