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Il primo degli interventi in scaletta è quello di Rossella Zamparini, docente dell'IISS J. Von Neumann di Roma.

Rossella inizia il suo intervento descrivendo la complessità della sua scuola che ha già subito un profondo stravolgimento per il dimensionamento su tre plessi diversi compresi tre indirizzi nel carcere di Rebibbia.
Già quest'anno con la prima trance di tagli c'è stata una riduzione del 15% del personale ATA e una riduzione significativa anche dei docenti per l'aumento degli alunni per classe (30-31) e la riconduzione delle cattedre a 18 ore. Con i ben noti problemi per le supplenze brevi.
E poi ci sono stati i tagli delle risorse (-50.000€) che determinano un utilizzo improprio dei contributi delle famiglie.

Con questo riordino siamo stati "bombardati" da alcune parole chiave che non corrispondono in alcun modo alla realtà. Dov'è la qualità e la modernizzazione? Dov'è la didattica laboratoriale? Dov'è la matematica aumentata in tutte le scuole? Solo a titolo di esempio si può citare l'indirizzo informatica Abacus, nel quale si passa dalle attuali 25 ore di matematica a solo 19, con la totale cancellazione dell'insegnamento di statistica.

Un paese serio se vuole riorganizzare un sistema analizza l'esistente e sceglie il meglio, non cancella l'esistente per sostituirlo con altro che nulla ha a che vedere con le sperimentazioni in atto.

In Francia il 50% delle risorse destinate alle scuole deve essere utilizzata per la formazione del personale: ma quello è un altro paese.

"Noi docenti delle superiori - prosegue la Zamparini - forse abbiamo sottovalutato questo riordino e, a differenza che nella scuola primaria, non abbiamo coinvolto i genitori".

Conclude il suo intervento con un impegno e un invito: "ora dobbiamo allearci, se stiamo insieme la nostra battaglia potrà dare dei risultati".

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