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L’intervento di Enrico Panini, Segretario generale della FLC

“Una premessa. Abbiamo fatto un lavoro importante. In un momento delicato (non solo in relazione alla fase politica) sul versante della convivenza democratica, abbiamo zoomato su un problema importante mettendo insieme punti di vistadiversi: quello della categoria e quello della confederazione; quello di chi il problema lo affronta sul piano teorico e quello di chi si confronta nel concreto.

Pubblicheremo i materiali ma già in questi giorni, grazie alla pubblicazione in tempi quasi reali sul nostro sito web dell’andamento dei lavori e degli interventi, una platea virtuale di 30mila persone ha potuto assistere ai nostri lavori.

Due frasi importanti. La prima. Dopo il disastro di New Orleans, il quotidiano la Repubblica pubblicò un articolo con questa affermazione: “Stiamo camminando su una crosta sottilissima di civiltà”.

Potremmo dire la stessa cosa del tema di oggi.

L’inserimento di alunni e alunne nelle classi e nei corsi serali ha subito un’impennata, con un incremento di 50/60mila unità ogni anno. Stiamo raggiungendo livelli europei. A costoro dobbiamo aggiungere gli “invisibili”, coloro che sono ai margini, nella clandestinità, in situazioni di sfruttamento.

A far fronte, nelle scuole c’è stato un grande volontariato professionale; si sono affrontati e data soluzione a molti problemi.

Nonostante qualcuno abbia messo in atto una campagna diffamatoria nei confronti degli insegnanti e delle organizzazioni sindacali, bisogna ricordare che già nel 2000 Cgil, Cisl e Uil affrontarono i problemi legati ai forti processi migratori, stanziando risorse e strumenti appositi. Nel contratto di lavoro si definirono gli interventi per le aree a rischio. Risorse, cioè, che erano di tutto il personale vennero indirizzate ad interventi di settore di cui non tutto il personale avrebbe beneficiato. Si riconosceva, tuttavia, che quegli interventi dovevano essere prioritari.

Un’altra riflessione riguarda quella che a me sembra la fine del volontariato professionale. Del resto assistiamo ad una progressiva riduzione degli organici. Come sta in rapporto l’accoglienza con la riduzione dell’organico, mi riesce inspiegabile.

E sono spesso le situazioni più sensibili e più esposte ad andare in crisi. Se si tratta di scegliere se formare classi con 35 alunni o tagliare un progetto, è il progetto ad essere tagliato. Vedo un meccanismo che va in crisi per la frattura tra affermazioni di volontà e i fatti poi concretamente agiti.

E allora “Che fare?”. Occorre innanzitutto che Ministero per la solidarietà sociale, della pubblica istruzione, le organizzazioni sindacali aprano un tavolo di confronto per dare risposte condivise.

Le norme sono importanti, ma ci sono tante buone piccole regole cui fare riferimento.

Per l’autonomia scolastica è senz’altro essenziale un’assunzione di responsabilità, riguardo le iscrizioni, gli inserimenti ecc, ma va definita anche un’ordinarietà del funzionamento delle scuole.

Le buone pratiche vanno messe in rete. Non si può ricominciare sempre tutto daccapo perché c’è una scuola sapiente in campo che ha bisogno della disseminazione di buone pratiche. E non perché ci deve essere un unico modello di riferimento.

C’è inoltre un problema che riguarda la laicità della scuola italiana. La laicità è un grande elemento di accoglienza.

Riguardo le indicazioni nazionali, si favoleggia di una commissione per l’elaborazione di questo documento. A me piacerebbe che il ministero, insieme ad una nota sui libri di testo che dovrebbero essere coerenti a quel che le scuole fanno, dicesse che nelle nuove indicazioni ci saranno anche queste parole: globalità, accoglienza, cittadinanza.

Se le Indicazioni Nazionali annesse al decreto 59 definiscono il colonialismo come una “concorrenza fra gli stati”, come possiamo coniugare con questo tutti i ragionamenti che in questi giorni abbiamo fatto qui?

Partire da globalità, accoglienza, cittadinanza; assumere un punto di vista che tiene dentro gli immigrati ci aiuta a cambiare il nostro punto di vista e ci mette in condizioni di parlare a chi entra nel nostro paese e a chi c’è già.”.

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  • 2 DICEMBRE | Riunione su prosecuzione confronto CCNI integrazione MOF 2024/25 e su DM continuità didattica. MIM, ore 15:30.
  • 3 DICEMBRE | Riunione su prosecuzione contrattazione FUN 2024-2025 dirigenti scolastici. MIM, ore 16:00.
  • 5 DICEMBRE | Prosieguo confronto su Sistema valutazione risultati dirigenti scolastici. MIM, ore 15:00.
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