FLC CGIL

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Con un po' di ritardo sulla tabella marcia e di fronte alla sala ormai piena (circa 1000 persone) Beniamino Lami, segretario nazionale Flc Cgil, ha aperto i lavori di questa seconda giornata della Conferenza di Programma. Dopo i ringraziamenti di rito, Lami ha ricordato che siamo alla tappa conclusiva di un primo percorso di questo sindacato per arginare le politiche di questo governo demolitrici del welfare e dei diritti di cittadinanza, di cui gli interventi verso i settori della conoscenza sono una punta avanzata. Il sindacato non si limita a chiedere l'abrogazione delle misure, ma propone un nuovo modello. No allo sviluppo senza formazione e l'informazione. Il declino è una dura realtà, c'è la crisi della Fiat, c'è mancanza di investimento nella cultura e nella ricerca.

Lami ricorda inoltre la liberazione di Giuliana Sgrena, il sacrificio di Nicola Calipari e la strage in Spagna. Il terrorismo sta diventando uno strumento strutturale di lotta politica, cosa che noi non potremo mai accettare. Le nostre idee debbono avere gambe e trasformarsi in strategie contrattuali.

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