FLC CGIL

16:50

Decrease text size Increase  text size

Gruppo di lavoro su Conoscenza, sviluppo e lavoro

Sono intervenuti, dopo l’introduzione di Dacrema, la relazione di Geraldi e le prime osservazioni di Rizzuti, Pelliccioni, Ranieri, Leoni, Pettenello, Treves, De Gregori, Polcaro, Verdi, Soster, Fulciniti, Stilo, Sinopoli, Manuela

Diamo qui solo alcune osservazioni fatte sotto forma quasi di slogan.

1) Non c’è sviluppo senza coesione sociale

2) Non c’è sviluppo senza politiche pubbliche

3) Sapere e saper fare devono essere obiettivi di tutti i percorsi formativi

4) Il sapere deve essere anche fine non solo mezzo

5) Alzare il livello della formazione e della ricerca sia le eccellenze che il livello medio

6) Perseguire gli obiettivi di Lisbona, che si è posto come antitesi al credo liberista, è un primo passo indispensabile che purtroppo si sta cercando di non compiere

7) La formazione deve stare anche in tutti i contratti e dar luogo a miglioramenti economici e di carriera

8) Il turnover attuale impedisce la formazione

9) No alla separazione dei percorsi formativi, si alla crescita della creatività

10) Riprendersi la propria autonomia e difendere i diritti di tutti, ora

11) Nell’Università di Firenze si è arrivati ad un precario per ogni lavoratore strutturato

12) Attenzione al messaggio culturale di questo Governo su “libertà di fare quello che mi pare” nel mondo delle imprese

13) Importanza della presenza del pubblico nel territorio anche come consulenza, consiglio, orientamento

14) Importanza del welfare e della programmazione delle risorse a livello locale con concertazione

15) Occorre investire soprattutto in qualità

16) Di fronte all’emergenza precari occorre una strategia che parta da oggi, recuperando diritti, ridiscutendo l’organizzazione del lavoro e ridando la fiducia a chi non la ha più