FLC CGIL

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Silvana Paruolo Segretariato Europa Cgil Nazionale . Dove finisce il diritto d'istruzione? A Marco Broccati dico, non bisogna evitare questo quesito, anzi occorre porselo con forza mettendolo in relazione con un diritto di apprendimento lungo l'arco della vita, a mio avviso, da ridefinire. (di cosa si parla, chi sono i suoi destinatari, quali sono le barriere di accesso da abbattere? come abbatterle? Con azioni sistemiche settorial-politiche e conti correnti procapite Life Long Learning)?

L'Unione Europea già nel 1996 ha posto l'accesso sulla formazione permanente. Non a caso, la Commissione europea uscente ha proposto un programma integrato di istruzione-formazione.

Anche quando si parla dell'Università bisogna optare per una visione strategica inegrata e sistemica, a partire dalle scuole elementari, a prescindere da autonomie territoriali e delle università. Un esempio per tutti: "Come deve interagire l'università non solo con il sistema Ricerca e trasferimento di innovazione tecnologica, ma anche con i nuovi fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua degli occupati, e tutto l'universo della formazione?". Come razionalizzare la sua offerta formativa in modo tale da renderla partecipe allo sforzo italiano e comunitario di una competitività che non si basi solo su una corsa a ribasso di diritti e di costi?

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