FLC CGIL

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Ora prende la parola Enrico Panini, Segretario Generale della Flc Cgil, a cui spetta il compito di chiudere i lavori. "Abbiamo già iniziato e continueremo un percorso insieme a tutta la Confederazione e naturalmente con la categoria: per definire un programma sulla conoscenza con le forze politiche e sociali.

E’ necessario, pertanto, mettere in campo una proposta radicale : obbligo a 18 anni; come responsabilità degli adulti nei confronti dei giovani; una proposta di valore : cioè una soluzione solidale riferita al sociale e non al privato, così come invece si ispira il “diritto-dovere” proposto dal Governo.Sulla secondaria dobbiamo portare avanti un proposta autonoma con propri valori e propri pensieri. Costruire un programma ed un modello di obbligo a 18 anni ispirando sia ad un modello sociale che preveda il principio di piena inclusione, completamente antagonista alla proposta del Governo : un Liceo tecnologico antagonista del Liceo classico, per cui ne esce un paese meno unito e più separato

Obiettivo complessio, ambizioso, ma praticabile:obbligo a 18 anni.

I contributi a questo seminario permettono di affermare che nel nostro Paese, l’istruzione va in crisi tra i 16/18 anni. E’ necessario puntare sulla qualità, ma anche sulla quantità di laureati il cui numero incide in modo positivo sia sulla democrazia che sullo sviluppo del nostro Paese ; anche il numero dei ricercatori è decisamente inferiore a quelli di altri Paesi, senza contare le gravi difficoltà in cui si dibattono questi lavoratori.

Chiediamo con forza l’abrogazione di tutti i Decreti sull’istruzione, formazione, ricerca e università approvati da questo Governo. L’impegno di un nuovo Governo deve essere nell’immediato quello di portare l’obbligo scolastico a 16 anni , ed immediatamente dopo esplicitare l’obbligo a 18 anni ed in vestire nell’organizzazione di un nuovo mondo del lavoro. Per riorganizzare al meglio il triennio delle superiori e la formazione professionale bisogna puntare con decisione a stretti rapporti con il mondo del lavoro. I dati preoccupanti della dispersione scolastica e dell’abbandono continueranno ad essere preoccupanti se continua a permanere l’abbassamento dei valori.

Un diritto è tale se si può esercitare; il diritto degli esclusi è una sfida che deve essere vinta. Il diritto dell’obbligo scolastico è un diritto che de4ve essere raggiunto."

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

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