FLC CGIL

13:30

Decrease text size Increase  text size

Siamo alla fine dei lavori. A chiudere viene chiamato Marco Valerio Broccati, Vice Segretario Generale della FLC Cgil: "Stiamo svolgendo una discussione che è profondamente confederale, nonostante la sua specificità: il suo approccio non ha niente di autorappresentativo.

Ragionando oggi di ricerca non possiamo prescindere dai temi dell'istruzione e della formazione, in una visione sistemica. Ed questa è la ragione della nostra scelta di dare vita al nuovo sindacato della FLC.

Rispetto a qualche anno fa abbiamo accresciuto la nostra capacità di ragionare in modo globale. Siamo partiti da un punto per noi fondamentale: spiegare a tutti che la ricerca è attraversata dall’idea dell'utilità sociale, anche in settori apparentemente lontani. Questa è l’identità forte della ricerca, che si è sempre rapportata al corpo sociale della nazione.

La grande difficoltà economica del nostro paese è solo un aspetto di un processo generale che è caratterizzato da un parallelo processo di indebolimento e invecchiamento. Facciamo fatica a misurarci con l'ammodernamento. Questo è un dato culturale di fondo. Stiamo tirando le fila di un processo iniziato molti anni fa, con la grande industria che ormai nel nostro paese non c’è più.

I gruppi dirigenti e industriali del nostro paese sono stati sempre in ritardo rispetto all'Europa. Il nostro paese non ha attraversato tutte le trasformazioni che hanno caratterizzato la storia degli altri paesi europei. Non c'è maturazione sociale complessiva e capacità dei gruppi dirigenti. Non siamo in una situazione irreparabile, ma da questo ci derivano una serie di problemi con i quali dobbiamo confrontarci.

La separatezza tra mondo della ricerca e la società nel suo insieme ha prodotto conseguenze gravi: il mondo produttivo banalizza il ruolo della ricerca, e il mondo della cultura tende a chiudersi in se stesso e a diventare sempre più autoreferenziale.

Il tema del rapporto tra ricerca e politica porta con se gli aspetti deteriori del controllo gerarchico e dello spoil system ma anche i problemi del governo della ricerca, i temi dall'autonomia, della valutazione, della programmazione dell'attività di ricerca.

Ma soprattutto il tema di come si costruisce una filiera di governo dei progetti locali e nazionali. Il rapporto tra ricerca e politica è un rapporto di tipo sistemica riguarda la nuova domanda sociale che cresce nei confronti della ricerca, le imprese innovative (che però non possono risolvere il problema del degrado industriale del nostro paese), il come si salda il rapporto tra industrie innovative e il resto del settore industriale.

Con la conferenza di programma della FLC CGIL vogliamo far pesare i nostri orientamenti e avere risposta dagli schieramenti politici, sollecitandoli a fare scelte chiare nei loro programmi elettorali. Perché quello della ricerca e della formazione sono settori prioritari per il paese, per lo sviluppo dei quali bisogna avere il coraggio di trovare le risorse necessarie."

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Non solo ai banchetti nella tua città,
ora puoi firmare anche online.

FIRMA SUBITO