FLC CGIL

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Interviene Vito Francesco Polcaro, ricercatore INAF, che afferma che gli imprenditori di oggi non sanno cosa sia la ricerca. Occorre sviluppare una nuova imprenditoria in Italia, ed è paradossale che sia il sindacato a proporre questo. Non è che non si faccia innovazione in Italia oggi ma si fa quella di processo, cioè, si vuole abbassare il costo del lavoro e continuare produrre agli stessi livelli. Per noi, quindi, non va bene qualunque innovazione, ma solo quella “di qualità” Occorre abbandonare l’idea che esista una linearità che parte dalla ricerca di base (che oggi per il 99,9% è quella umanistica che consente ad un paese di non diventare invivibile), poi quella applicata e da qui all’innovazione fino al prodotto. Non è così e se si continua a tenere divisa l’innovazione tecnologica da quella scientifica non si arriva a nulla. I soldi ci sono ma vengono utilizzati per altro (la missione in Iraq ha costi altissimi) c’è quindi una diversa impostazione di modello di sviluppo. Se le forze del centrosinistra andranno al governo del paese, dovranno fare scelte precise sul modello di sviluppo che è quello che vogliamo e sul quale non sono possibili mediazioni.
In sala sono presenti anche Fabrizio Dacrema, Coordinatore del Dipartimento Formazione e Ricerca della CGIL e Susanna Camusso, Segretaria generale della CGIL Lombardia, a sottolineare come per la Confederazione l’esigenza di un programma per la Conoscenza sia parte di un progetto politico e culturale inserito nella battaglia più generale a difesa dei diritti delle persone.

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