FLC CGIL

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La relazione introduttiva è affidata a Paolo Saracco della segreteria nazionale della FLC Cgil che indica illustra la collocazione dell’iniziativa di oggi nell’ambito della costruzione del Programma per Conoscenza. Il contesto in cui si colloca la nostra iniziativa vede in Italia la completa assenza di una politica di ricerca ed innovazione a medio e lungo termine e la mancanza di condivisione sul ruolo strategico della ricerca da parte dell’opinione pubblica.

Le nostre proposte partono necessariamente dall’urgenza di superare questa situazione individuando linee di sistema su investimenti e politiche.

Sugli investimenti la linea deve essere quella della sussidiarietà tra l’Europa che compia scelte di macroprogrammazione e l’Italia che garantisca il dimensionamento e la qualità del sistema, per avere le gambe per partecipare allo spazio europeo della ricerca. Il nostro paese deve, inoltre, scegliere settori specifici di interesse nazionale in cui investire autonomamente. Sulle politiche occorre collegare interventi di sviluppo industriali, con incentivi mirati in un quadro di programmazione negoziale nel territorio. Quindi, leggi regionali sulla ricerca e l’innovazione, avendo il coraggio di scegliere settori, modalità ed interventi più promettenti. L’accordo al tavolo Regioni, Organizzazioni sindacali e Confindustria sarà il primo strumento a questo riguardo. Occorrono,però, anche nuovi ricercatori, tanti, un chiaro segnale di aumenti di risorse nell’investimento nella ricerca pubblica (almeno lo 0.1% all’anno), una formazione anche dei nostri quadri sindacali e, infine, strumenti di valutazione terza che aiuti a scegliere e discrimini gli interventi “utili”.

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