FLC CGIL

16:30

Decrease text size Increase  text size

Si passa alla seconda domanda rivolta a Fulvio Fammoni: in questa situazione attaccare attaccare attaccare

In questa fase in cui si discute un programma per chi si propone di governare si deve mettere in campo un’idea ambiziosa. La flessibilità è un punto emblematico del modello europeo e all’interno dei sindacati europei e del parlamento europeo ci sono differenze trasversali. Il tema del dibattito politico oggi è il valore sociale del lavoro: il lavoro è un costo oppure è al centro del modello sociale di sviluppo. La Legge 30 rende tutte le attività di lavoro uguali e servono per l’ordinaria attività di lavoro. E’ provato che non cresce l’occupazione con la disoccupazione perché meno gente cerca lavoro. La Cgil chiede che il contratto a tempo indeterminato sia forma tipica di lavoro; ristabilire la gerarchia delle fonti; modificare codice civile che legifica le collaborazioni coordinate continuative in base al concetto che si debba distinguere tra lavoro dipendente e indipendente e tutti devono avere diritti ma quelli dipendenti gli stessi diritti degli altri lavoratori.

Proseguendo sul filo delle argomentazioni del primo intervento, Marco Barbieri sottolinea come la situazione italiana si pone tutta all’interno di questo modello dominante a livello mondiale che funziona con costi economici e sociali pesanti. E’ un modello in cui anche la conoscenza emerge e vi si accede, ai livelli che contano, indebitandosi e comprandola. Più disponibilità economiche ci sono e meglio si può accedere ai più alti gradi della conoscenza.

La contrarietà al precariato e contrarietà all’esclusione e alla mercificazione si deve collocare all’interno di altri processi per costruire un diverso modello produttivo sociale e nuove regole.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Non solo ai banchetti nella tua città,
ora puoi firmare anche online.

FIRMA SUBITO