FLC CGIL

15:40

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Si prosegue con una serie di interventi.

Pino Patroncini, Centro Nazionale CGIL Scuola.
Stiamo discutendo di fenomeni che non sono solo nazionali. In Europa in questi mesi abbiamo avuto mobilitazioni e scioperi per cose analoghe. Ieri in Francia c’è stato un grosso sciopero della scuola. E’ la terza mobilitazione nazionale in tre mesi. Lo stesso è successo in Spagna a ottobre, novembre e dicembre. In Portogallo a novembre e dicembre. Da noi dal 18 ottobre al 12 aprile passeranno sei mesi, in cui facciamo se importanti come questa ma non una mobilitazione di massa.
Sia chiaro: la manifestazione del 12 aprile va benissimo! Soprattutto perché è confederale e noi aspettiamo questa cosa da 30 anni, dal 1973 quando l’intervento confederale aprì quelle nuova stagione all’indietro della quale questo ministro vuole riportarci quando ripropone di reintrodurre lo stato giuridico.
Ma avevamo un impegno con la categoria su tre punti: contratto, riforma e assunzioni in ruolo. Non sono ingenuo e capisco le giustificazioni ma abbiamo un dovere verso la categoria. La Cgil ha oggi più audience ma anche più responsabilità, quella che le deriva dall’essere l’unico soggetto credibile per una lotta.
Allora il 20 febbraio la riforma va in aula. Possiamo permettere che ci sia l’idea che su ciò c’è nel paese un consenso passivo?Avremo il contratto? Non si sa, ma possiamo dare l’idea che non ci sia una lotta per conseguirlo? Abbiamo strillato contro le mancate assunzioni, ma possiamo dare l’idea che la Moratti può continuare a non assumere impunemente.
Credo che abbiamo un credito da onorare.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

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