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12:00

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Facciamo un passo indietro. Questo è necessario perchè questa manifestazione ha avuto un prologo nella giornata di ieri. Protagonisti, ancora, amministratori locali e genitori, bambini e docenti che hanno organizzato cortei e fiaccolate in varie città. Noi abbiamo curiosato in alcune piazze di queste città, facendoci raccontare cosa è successo

Qui la provincia di Modena:
Ieri sera la provincia di Modena è stata illuminata dalle fiaccolate in difesa della scuola pubblica organizzate da genitori e insegnati. Le fiaccolate che si sono svolte in contemporanea nei comuni di Sassuolo, Fiorano, Vignola e Modena, hanno visto un ampio numero di partecipanti, oltre 2000! Intere famiglie sono scese in strada a sostegno della
manifestazione che si svolgerà domani a Roma per difendere la scuola pubblica e chiedere il ritiro del decreto attuativo che spegne la scuola dell’infanzia, elementare e media.
Le strade cittadine sono state invase da cortei festosi, aperti dai bambini, variopinti di cartelli ed illuminati da centinaia di torce accese.
Eravamo proprio in tanti a manifestare contro chi vuole distruggere un patrimonio di energie, emozioni ed esperienze rappresentato dalla nostra scuola.
In tanti ci siamo mobilitati perché nessuno di noi vuole assistere allo smantellamento della
scuola pubblica. E pensare che quando due anni fa, alcuni di noi hanno deciso che non si poteva stare zitti di fronte alla proposta di legge di riforma Moratti, eravamo un piccolissimo gruppo, che con fatica ha incominciato ad incontrarsi e con caparbietà è andato a cercare gli altri. Questa sera abbiamo avuto la certezza che da una scintilla è sorto un grande movimento, che speriamo si allarghi, travalichi i confini della nostra provincia ed illumini di fiaccole tutta l’Italia!

Qui il Friuli:
Si moltiplicano anche in Friuli Venezia Giulia le manifestazioni organizzate da comitati spontanei di genitori sorti, o meglio insorti, a difesa del tempo pieno. E particolarmentesignificativa è risultata la mobilitazione che hanno saputo mettere in atto oggi (venerdì 16 gennaio)i genitori delle scuole a tempo pieno di tre piccoli Comuni della Bassa Friulana, Aquileia, Fiumicello e Terzo di Aquileia. Proprio a Terzo, il più piccolo dei tre Comuni, parecchie centinaia di persone, soprattutto bambini, genitori, nonni, si sono date appuntamento per una fiaccolata, che dichiarasse un chiaro e forte NO ad una riforma che riduce il tempo scuola, cancellando un’esperienza che da oltre trent’anni in questi paesi qualifica fortemente la scuola pubblica. Per salvare il tempo pieno sono state firmate migliaia di cartoline con un logo creato da Altan,che in occasione della fiaccolata sono state raccolte per essere consegnate alla settima commissione parlamentare. Sindaci, Assessori,consiglieri Regionali, esponenti del mondo politico e della segreteria regionale e nazionale della Cgil Scuola con la loro presenza hanno reso testimonianza di un pieno e deciso sostegno all’iniziativa.
Qui Udine:
Ieri sera a Udine, all’auditorium “Zanon” genitori e insegnanti hanno manifestato contro la riforma e per la difesa del tempo pieno e prolungato. La manifestazione, organizzatadal comitato per la difesa del tempo pieno e prolungatoUdine, ha visto la partecipazione di centinaia di mamme epapàe di docenti e di rappresentanti di altri comitati della provincia. E’ intervenuto anche l’assessore regionale all’istruzione che ha condiviso la richiesta di ritiro del decreto. Molte le critiche alla circolare che vuole anticipare i contenuti di un decreto inesistente figlio di una legge sbagliata che rischia di creare alunni di serie A e di serie B. La
manifestazione che è iniziata alle 21 ed è terminata alle 23.30.C’era tantissima gente.
Qui Pordenone(Visto dal "Messaggero" del 17.1.04)

I problemi della scuola. Genitori, docenti e studenti mobilitati per la qualità dell’orario prolungato: oltre 4 mila firme in una petizione
Tempo pieno, centinaia in piazza
"Ieri sera fiaccolata e presidii di protesta in centro Denunciato il rischio di soppressione delle mense
Per il “d-day” del tempo lungo a scuola centinaia di genitori, di docenti, di
studenti mobilitati ieri nel salotto buono di piazza Cavour a Pordenone, pronti a bocciare la pre-riforma Moratti. Lumini accesi, fiaccole, torce, tazebao e uomini-sandwich tra girotondi di bambini in un laboratorio di creatività e allegria all’aperto. I genitori del Comitato provinciale per la scuola pubblica non si fidano delle promesse
del ministro Moratti: «Non crediamo alle rassicurazioni formali sulla circolare delle iscrizioni - ammette Rosa Di Ronza, mamma di Chiara della prima elementare del plesso in via Zara -. Vogliono togliere il servizio mensa o metterlo a pagamento: sarebbe un’ingiustizia tota
le». A ruota, Carla Bonotto che anima il comitato: «Accendiamo un centinaio di lumini in piazzetta come simbolo della speranza che sia fatta luce sulla riforma e sulle iscrizioni 2004-2005. Così come sono, fanno un salto indietro al tempo delle lanterne».
Il carteggio del ministro dell’Istruzione non placa i genitori di Pordenone. «Ci
sono i nostri figli in questo sit-in - spiega il papà di Benedetta della seconda elementare del circolo di Cordenons, Francesco Rombolà -, perché tutti temiamo di non trovare più una scuola di qualità per loro, fra qualche mese. L’idea del maestro tutor non mi va a genio: vogliono stravolgere un modello che funziona»."