Stato giuridico docenti universitari: confermata la richiesta di ritiro del Disegno di Legge

Il DDL sullo stato giuridico dei docenti universitari, anche alla luce degli emendamenti presentati dal Relatore, mantiene immutati i suoi contenuti sostanziali e la sua finalità di smantellare l'Università pubblica.

Nessuna delle richieste avanzate dalle Organizzazioni unitarie della docenza - reclutamento straordinario, eliminazione del precariato, netta distinzione tra reclutamento e avanzamento di carriera nell'ambito della unicità del ruolo docente, diritto allo studio, risorse aggiuntive - è stata presa in considerazione dal Governo.

Pertanto, le Organizzazioni e le Associazioni della docenza ribadiscono la loro netta contrarietà al DDL il cui iter parlamentare riprende in questi giorni nonostante la richiesta di ritiro avanzata da tutto il mondo universitario.

L'essere giunti quasi al termine della legislatura insistendo su un provvedimento dannoso per l'Università e per il Paese, invece di intervenire sulle questioni più urgenti per la stessa sopravvivenza dell'Istituzione, e il prospettarsi di una legge finanziaria che ancora una volta sembra penalizzare fortemente la formazione e la ricerca determinano un giudizio assolutamente negativo sull'operato del Governo nei riguardi dell'alta formazione e della ricerca e impongono la ripresa della mobilitazione per ottenere il formale ritiro del DDL e l'immediata approvazione di un provvedimento che accolga le richieste più urgenti della comunità universitaria.

Le Organizzazioni e le Associazioni rappresentative della docenza invitano alla mobilitazione tutte le componenti universitarie e preannunciano una iniziativa a livello nazionale per la metà di ottobre.

DI, ADU, ANDU, APU, AURI, CISAL- Università, CISL- Università, CNRU, CNU, FIRU, FLC Cgil, SNALS-Università, SUN, UILPA-UR, UDU

Roma, 21 settembre 2005