L'Arena di Verona: LETTORI, UNIVERSITÀ CONDANNATA. Il tribunale di Bologna dà ragione agli insegnanti di lingua straniera, professori a tutti gli effetti. L'ateneo deve pagare un miliardo di stipendi arretrati
LETTORI, UNIVERSITÀ CONDANNATA. Il tribunale di Bologna dà ragione agli insegnanti di lingua straniera, professori a tutti gli effetti. L'ateneo deve pagare un miliardo di stipendi arretrati (26/2/00)
LETTORI, UNIVERSITÀ CONDANNATA. Il tribunale di Bologna dà ragione agli insegnanti di lingua straniera, professori a tutti gli effetti. L'ateneo deve pagare un miliardo di stipendi arretrati (26/2/00)
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di Maurizio Corte
I lettori di lingua straniera hanno vinto un'altra decisiva battaglia contro l'Università di Verona, in una guerra che si trascina da 12 anni. Sei lettori (fra cui lo scrittore inglese Tim Parks) si sono visti riconosciuto dal tribunale di Bologna il diritto allo stipendio di professore associato.
"L'ateneo Veronese dovrà sborsare una cifra vicina al miliardo per gli stipendi non retribuiti e i relativi interessi oltre ad una trentina di milioni per le spese legali", fa sapere David Petrie, Presidente dell'Associazione lettori di lingua straniera in Italia. Petrie annuncia in oltre di aver depositato per la stessa vicenda una denuncia alla Corte dei conti.
Ma vediamo i momenti importanti della guerra fra lettori e ateneo scaligero.
"Dodici anni fa, la pretura di Verona riconosceva allo scrittore Tim Parks e ad altri cinque lettori stranieri il diritto allo stipendio di professore associato, che l'ateneo veronese accordava ad altri lettori con mansioni identiche, ma non a loro", spiega Petrie. "L'università, che si è sempre rifiutata di pagare, contro la sentenza della pretura di Verona aveva fatto appello al tribunale di Venezia, il quale aveva comunque confermato la decisione. L'Università di Verona era poi ricorsa per Cassazione,che aveva definitivamente rimandato il caso al tribunale di Bologna. Il 9 febbraio scorso i tre magistrati del tribunale bolognese hanno ordinato all'Ateneo di rispettare la prima sentenza e hanno condannato l'università ad accollarsi tutte le spese legali del contenzioso".
Lo scrittore Parks e i suoi colleghi erano rappresentati dall'avvocato Veronese Lorenzo Picotti, ordinario di Diritto Penale all'Università di Trento, che è il loro legale anche avanti la Corte di giustizia dell'Unione europea. Per lo scrittore - che vive a Montorio e i cui libri sugli italiani hanno riscosso grande successo - vi è un'altra causa aperta, stavolta avanti il tribunale di Verona per il mancato pagamento del trattamento di fine rapporto, nonostante Parks abbia lasciato l'università già nel 1995.
"Sono lieto di sapere che l'università mi pagherà finalmente lo stipendio per il lavoro che ho svolto" ha dichiarato lo scrittore irlandese Paul Hyde: Chiederò al nostro avvocato di sottoporre il caso all'attenzione della Corte Europea per i diritti dell'uomo non si può costringere un lavoratore a 12 anni di pellegrinaggi in tribunale.Nel caso in cui un ricorrente non abbia ottenuto una risoluzione definitiva nel contenzioso entro quattro anni, La Corte di Strasburgo è automaticamente costretta a prendere una decisione in suo favore".
Come si diceva sopra, i lettori hanno presentato denuncia alla Corte dei conti. Dopo aver ricostruito in dettaglio la vicenda e le battaglie giudiziarie, David Petrie, (Associazione lettori di lingua straniera in Italia) nella sua relazione ha attaccato i vertici dell'ateneo: "Ritengo che il comportamento del Rettore dell'Università di Verona e di chi ha preso le decisioni che hanno portato a tale situazione violi precisi obblighi cui è tenuta la pubblica amministrazione". Di qui la richiesta "di voler predisporre ed operare le opportune verifiche e i necessari controlli ed accertamenti nei confronti dell'Università di Verona, al fine di accertare se ne comportamento dell'ente e dei suoi responsabili possano ravvisarsi gli estremi di violazioni di obblighi e disposizioni di legge tali da richiedere l'instaurazione di un'azione di responsabilità".
La Corte dei conti non è stata con le mani in mano. Come riportato ieri dall'Arena, l a dottoressa Cristina Astraldi, viceprocuratore della Corte dei conti, ha stilato un documento sulla gestione amministrativa dell'ateneo Veronese: si chiede l'intervento dell'Ispettorato generale di Finanza per eventuali ispezioni E fra "i fatti gestori" su cui si vuole fare chiarezza vi è anche la vicenda dei lettori di lingua straniera.
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