FLC CGIL
Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

https://www.flcgil.it/@3911233
Home » Università » Approvato dal CUN un documento sul reclutamento e rese pubbliche le proposte di modifica da apportare all’abilitazione scientifica nazionale approvate a febbraio scorso

Approvato dal CUN un documento sul reclutamento e rese pubbliche le proposte di modifica da apportare all’abilitazione scientifica nazionale approvate a febbraio scorso

La sintesi dei lavori del CUN del 8 e 9 aprile 2014

15/04/2014
Decrease text size Increase  text size
Vai agli allegati

Il Consiglio Universitario Nazionale ha lungamente discusso sulla situazione ormai insostenibile in cui versano le Università in materia di organici, sia di personale docente che di personale tecnico-amministrativo. Si è pertanto approvato un documento di analisi della situazione e di proposte “minimali” che, a normativa vigente, possano evitare il definitivo tracollo del sistema.

Il CUN nella seduta del 12 febbraio scorso, ha approvato un documento, reso ora disponibile, sull’Abilitazione Scientifica Nazionale, contenente in particolare proposte per la sua revisione. Il documento era stato predisposto su richiesta dell’allora Ministro Maria Chiara Carrozza.

Il CUN ha approvato poi una raccomandazione sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). Nel documento si chiede  che sia riconosciuta l’esclusione degli Atenei statali dall’obbligo di ricorso al MePA relativamente ai soli acquisti di beni e servizi che gravino su fondi di ricerca e che il MIUR emani con la massima urgenza le linee guida previste dalla Legge 296/2006.

Infine è stata approvata una mozione in cui si chiede l’istituzione urgente di un tavolo MIUR, CUN, ANVUR, CRUI e CINECA con il compito di:

  • definire puntualmente e chiaramente la procedura da seguire per l’esame degli ordinamenti didattici
  • stabilire, di conseguenza, come aggiornare e coordinare la struttura delle banche dati RAD e SUA – CdS
  • redigere istruzioni da inviare agli Atenei per le modifiche agli ordinamenti a partire dal prossimo anno accademico.