AFAM: stabilizzazione delle nuove figure di supporto alla didattica e erogazione del fondo di istituto
I ritardi nella definizione delle nuove dotazioni organiche mettono a rischio la rapida erogazione del fondo contrattuale. Le proposte della FLC CGIL
L’adozione dei decreti interministeriali di definizione delle nuove dotazioni organiche delle istituzioni AFAM, a seguito dell’introduzione delle nuove figure di supporto diretto alla didattica, procede con una lentezza davvero esasperante. Se, da un lato, tutti i decreti hanno avuto il via libera del Ministero della pubblica amministrazione, la gran parte di essi è ancora ferma al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), mentre solo alcuni sono stati inviati alla Corte dei Conti per la registrazione.
Le conseguenze sono l’impossibilità di stabilizzare il personale in possesso dei requisiti previsti dal DM 430/24 e, comunque, di concludere le procedure di reclutamento a tempo indeterminato. In questo contesto molte istituzioni, in attesa di chiarimenti, non stanno effettuando nomine.
La situazione è ulteriormente aggravata dal ritardo dell’avvio della trattativa per il CCNL 2022-2024 che, a parere della FLC CGIL, deve affrontare complessivamente la questione dell’inquadramento giuridico ed economico di questo personale.
Ricordiamo, inoltre, come nei prossimi mesi le istituzioni saranno impegnate nelle ordinarie procedure di modifica dell’organico che hanno anch’esse bisogno di decreti interministeriali di recepimento. Il rischio di un ingorgo paralizzante è dietro l’angolo.
Le conseguenze di questa situazione possono ricadere su tutto il personale delle istituzioni.
Infatti, la definizione delle nuove dotazioni organiche comporta la rideterminazione dell’ammontare del fondo di istituto. Come è noto, uno degli impegni assunti dal MUR durante le trattative sul CCNI relativo al fondo di istituto è stato quello di attribuire le risorse contrattuali nelle prime settimane di gennaio. Si tratta, a questo punto, di un impegno difficile da onorare.
Per questo come FLC CGIL abbiamo chiesto al MUR
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una forte iniziativa politica finalizzata ad ottenere un’accelerazione da parte del MEF sui decreti interministeriali relativi alle dotazioni organiche
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l’anticipazione nel mese di gennaio della gran parte del fondo di istituto del 2025 utilizzando i poteri di spesa dell’anno precedente. Il saldo potrà essere erogato una volta perfezionati i citati decreti.
Infine, abbiamo, segnalato la necessità di avviare rapidamente le trattative per la ripartizione delle risorse aggiuntive 2022 e 2023 così come previsto dall’art. 4 comma 2 del CCNI 4 aprile 2024.
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