25 ottobre, Sapienza, dalle 14:00 alle 17:00 assemblea nazionale contro il DDL Bernini
La campagna 90% chiama un primo appuntamento nazionale del precariato universitario
Nelle scorse settimane è approdato al Senato della Repubblica il Disegno di Legge del governo che propone la moltiplicazione delle figure precarie nell’università e nella ricerca, riattivando gli Assegni di ricerca con il nome di Borse per assistenti senior, costruendo assegnini con retribuzione ridotta (le borse junior), prevedendo un post-doc anche con funzioni didattiche e introducendo il Professore aggiunto, che rischia di replicare con ancora più flessibilità e discrezionalità le già abusate figure dei Professori straordinari (per un commento di dettaglio, trovate qui il documento di Osservazioni della FLC).
Questo disegno di legge, questa nuova precarizzazione, questa svalutazione del lavoro di ricerca devono esser fermati.
La Campagna novantapercento, un circuito di precari e precarie dell’università che già la scorsa primavera aveva lanciato l’allarme sulle intenzioni del Ministero, sulla base dei risultati del cosiddetto gruppo di lavoro Resta (dottorato, precariato, eliminato), ha chiamato a un primo appuntamento nazionale di confronto e discussione:
Venerdì 25 ottobre 2025, ore 14-17,
Università Sapienza Roma
Aula A, Dipartimento di Scienze Biochimiche “A. Rossi Farinelli”
Invitiamo a partecipare i precari e le precarie dell’università e della ricerca, ma anche tutti e tutte le componenti attive e critiche dell’università e della ricerca (docenti di ruolo, personale tecnico amministrativo, personale contrattualizzato, studenti e studentesse, associazioni, comitati, coordinamenti, collettivi, RSU e organizzazioni sindacali). Non solo perché nessuno deve essere lasciato solo, ma perché questo disegno di legge è solo una parte di una stagione più generale di tagli e controriforme che questo governo ha iniziato a condurre, che arriverà a colpire pesantemente l’insieme della comunità universitaria: lo abbiamo visto con il taglio al FFO 2024 quest’estate (oltre 500 milioni di euro considerando il Piano straordinario di assunzioni 2024, senza contare gli oltre 200 milioni di euro necessari per l’adeguamento stipendiale del personale universitario), il silenzio sugli abusi delle telematiche e l’annunciato decreto di alleggerimento dei loro requisiti minimi, la previsione in un’altra legge delega di un intervento sulla legge 240/2010 (governance; stato giuridico del personale universitario, afam e della ricerca; autonomia didattica).
Torna una stagione di tagli e controriforme, come all’epoca di Gelmini e Tremonti. Lo hanno capito anche diversi soggetti nelle università, dall’appello contro i tagli e la precarizzazione degli atenei (partita da una cinquantina di docenti di ruolo e che ha raggiunto le seimila sottoscrizioni) alla preoccupata lettera per i rischi di ridimensionamento dell’università, sottoscritta da una settantina di Presidenti di Società scientifiche.
La FLC, per tutto questo, sarà presente all’assemblea. È il momento, per tutti/e, di esserci.
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