Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria e del comportamento nel I grado: pubblicata l’ordinanza ministeriale
Si tratta di un provvedimento di stampo sanzionatorio e punitivo. Il Ministro non crede nello straordinario potenziale dell’educazione come strumento di cambiamento e di crescita
Il 23 gennaio, a due settimane dall’annuncio della firma del Ministro Valditara, è stata pubblicata sul sito del Ministero dell’istruzione l’ordinanza ministeriale n.3 del 9 gennaio 2025 che modifica radicalmente il precedente impianto di valutazione, sia per quanto riguarda gli apprendimenti nella scuola primaria che il comportamento nella secondaria di primo grado.
Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria
Vengono introdotti sei giudizi sintetici, da ottimo a non sufficiente, attribuiti a ciascuna disciplina nel suo insieme. I giudizi, chiaramente riconducibili al voto numerico, rappresentano una sintesi ordinale della valutazione, trascurando del tutto i processi sottesi a un determinato risultato e gli elementi di conoscenza indispensabili per una valutazione che generi cambiamento in chi insegna e in chi apprende.
Da sottolineare, inoltre, che dopo appena quattro anni scolastici la scuola primaria viene di nuovo coinvolta in un processo di revisione del processo di valutazione, azzerando il grande lavoro di formazione intrapreso dai docenti per approfondire le modalità di attuazione del precedente sistema, centrato sui giudizi descrittivi riferiti agli obiettivi di apprendimento.
Si sottolinea che l’ambito di intervento dell’ordinanza è limitato, da norma, alla valutazione periodica e finale(trimestre/quadrimestre e fine anno scolastico), mentre la valutazione in itinere può essere espressa in forme che, secondo i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, restituiscano agli alunni e alle famiglie informazioni sul livello di padronanza degli obiettivi verificati, dei punti di forza e di debolezza, in una prospettiva di reale miglioramento dei processi di insegnamento-apprendimento.
Valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni della scuola secondaria di primo grado
Sarà espressa con voto in decimi. In sede di scrutinio finale, il consiglio di classe delibererà la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato per gli alunni a cui sarà attribuito un voto inferiore a sei decimi.
Il parallelismo tra la possibilità di attribuire un voto negativo al comportamento, determinando la punizione della non ammissione alla classe successiva, e l’autorevolezza della scuola e dei docenti rappresenta una distorsione del concetto di potenziale educativo che dovrebbe essere il principale strumento di cambiamento e di crescita a disposizione delle scuole.
È evidente che il personale scolastico, o meglio l’istituzione nel suo insieme, ha perso negli ultimi anni buona parte del suo prestigio e riconoscimento sociale. Occorre pertanto restituire valore alla scuola e dignità alle professioni, ponendo al centro dell’agenda politica investimenti strutturali di qualificazione del sistema d’istruzione e valorizzazione dei suoi lavoratori.
È infine assai discutibile che le disposizioni contenute nell’ordinanza trovino applicazione già nell’ultimo periodo del 2024/25, dando luogo a un duplice regime di valutazione in uno stesso anno scolastico.
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