
Corsi Indire: esito del confronto politico richiesto dalle organizzazioni sindacali
Rispetto alle criticità rilevate dalle organizzazioni sindacali, il ministero apporta alcune modifiche ma ancora l'impianto del provvedimento non è condivisibile. La FLC CGIL si riserva di impugnare il decreto.


Si è concluso con il terzo incontro tenutosi in data 17 marzo 2025, il confronto politico con il Ministero richiesto dalle organizzazioni sindacali in occasione dell’incontro di informativa sindacale del 5 marzo 2025 sugli schemi di decreto ministeriale ai sensi degli articoli 6 e 7 del D.L. n. 71/2024, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106.
Al termine di un confronto duro e serrato, che ha visto la FLC CGIL determinata nel chiedere una modifica complessiva dell’approccio alle problematiche relative alla carenza di insegnanti di sostegno e una posizione chiara sui titoli acquisiti all’estero, l’Amministrazione ha esplicitato di aver valutato positivamente alcune delle proposte di dettaglio promosse dalle organizzazioni sindacali che potranno essere formalizzate successivamente alla trasmissione del parere da parte del CSPI in sede di valutazione delle eventuali ulteriori richieste di modifica.
Nello specifico, l’Amministrazione ha ritenuto di poter accogliere:
- la richiesta di precisare quale requisito di partecipazione ai corsi ex articolo 6 D.L. 71/2024 il possesso del titolo di accesso;
- la richiesta di rendere i costi dei corsi ex articoli 6 e 7 maggiormente proporzionati al numero dei crediti/cfu previsti;
- la richiesta di precisare nei testi dei decreti che l'iscrizione ad un corso ex articolo 6 preclude la possibilità di iscrizione ad un corso ex articolo 7 e viceversa;
- la richiesta di superare la disomogeneità fra i decreti con riferimento alla questione del periodo minimo di erogazione dei corsi ex artt. 6 e 7;
- la richiesta di esplicitare nel testo del decreto ex articolo 6 che la domanda dei soggetti esclusi dalla partecipazione ai corsi per mancanza di posti disponibili sarà trattata con priorità nell’eventuale ulteriore ciclo di percorsi di formazione autorizzato dal Ministero.
La FLC CGIL, durante il confronto, ha espresso con forza la propria contrarietà a percorsi scontati e dequalificati, ribadendo le argomentazione già sostenute in sede di informativa.
Alla luce dei tanti elementi controversi, non ultimi lo scandalo sollevato da alcune testate giornalistiche sulla compravendita dei titoli di specializzazione e le numerose indagini della magistratura in corso, la FLC ha chiesto di non procedere alla pubblicazione del DM relativo all’attuazione dell’art. 7 del DL 71/2024, riservandosi, in caso contrario, di adire le vie legali.
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