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La FLC CGIL scrive al ministro Valditara e alla ministra Bernini sui corsi INDIRE

L'iniziativa intende sottoporre direttamente ai responsabili dei due dicasteri una problematica urgente.

20/03/2025
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In questi giorni, si è conclusa la fase di confronto sindacale sullo schema di decreto che dovrebbe avviare i percorsi di specializzazione per il sostegno affidati a Indire e destinati ai docenti che abbiano acquisito un titolo estero non riconosciuto dalle autorità italiane. Anche il CSPI ha espresso il proprio parere in merito.

La FLC CGIL, in entrambi i contesti, ha espresso la propria netta contrarietà e, con l'auspicio che l'Amministrazione  tenga conto delle problematiche evidenziate, ha deciso di scrivere ai Ministri dell'Istruzione e dell'Università per chiedere un atto di responsabilità, sospendendo la pubblicazione del decreto.
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LETTERA APERTA AI MINISTRI VALDITARA E BERNINI

LA FLC CGIL LANCIA UN SEVERO ALLARME SULLA SANATORIA DEI TITOI ESTERI ATTRAVERSO I PERCORSI DI SPECIALIZZAZIONE INDIRE.

Al Ministro dell’Istruzione e del merito
Dott. Giuseppe Valditara
Alla Ministra dell’Università e della Ricerca 
Dott.ssa Anna Maria Bernini

La scrivente Organizzazione Sindacale esprime forte preoccupazione in merito alla prossima emanazione dei decreti ministeriali relativi all’attivazione dei “Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità attivati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106”. 

Com’è noto, si tratta di percorsi, affidati a Indire o alle Università che si renderanno disponibili, rivolti a docenti che, rinunciando al contenzioso o alle procedure di riconoscimento di titoli acquisiti all’estero, potranno beneficiare di uno sconto sull’ acquisizione dei crediti e di una formazione erogata interamente on line. Un soccorso che dagli specializzati all’estero si estende alle Università telematiche.

Non sfugge alla scrivente la necessità da parte dell’Amministrazione di far fronte al contenzioso determinato dall’enorme quantità di istanze di riconoscimento di titoli esteri respinte o rimaste inevase nei cassetti del Ministero, ma la soluzione proposta presenta forti criticità anche alla luce di recenti inchieste giornalistiche che hanno fatto emergere malaffare e illegalità.

Non è difficile, infatti, navigando in rete, individuare agenzie che, a prezzi esorbitanti, svolgono intermediazione con Università o altri organismi insediati in paesi esteri, prevalentemente Spagna e Romania, che in realtà, come emerge dall’inchiesta di “Fanpage”, fungono da paravento per una vera e propria compravendita di titoli.

L’ammissione ai nuovi percorsi di chi potrebbe essere caduto in questa rete malavitosa non solo penalizza docenti in possesso di titoli ufficialmente riconosciuti e faticosamente conseguiti, potenzialmente a rischio di essere scavalcati in graduatoria, ma compromette la qualità del sistema scolastico, con grave danno dei soggetti più fragili, e getta ombre sulla credibilità delle Istituzioni del nostro Paese, incapaci di garantire un reclutamento basato su un merito certificato dalla frequenza di percorsi formativi seri e rigorosi. 

Alla luce di quanto sopra, la FLC CGIL chiede di sospendere i percorsi di cui al DL 71/2024 art. 7, fino a quando non verrà fatta chiarezza su tutti i titoli esteri, certificandone la provenienza, la qualità e la coerenza con la formazione erogata dalle Università italiane attraverso i cosiddetti TFA sostegno. 

È interesse dei soggetti coinvolti - Ministeri, docenti, alunni - e dell’intero Paese ripristinare legalità e credibilità del sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti di sostegno, ricordando che l’inclusione degli alunni con disabilità rappresenta un fiore all’occhiello della scuola italiana che non merita sanatorie e condoni, ma investimenti mirati e qualificati. 

La FLC CGIL auspica pertanto un sollecito intervento da parte di entrambi i Ministeri, anche attraverso il coinvolgimento, se necessario, della magistratura e di tutte le autorità preposte all’accertamento della regolarità delle procedure di acquisizione dei titoli di specializzazione provenienti dall’estero.  

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