Difendiamo la scuola democratica: la libertà di insegnamento e libertà di espressione compressi da provvedimenti e censure
Due importanti iniziative: un ordine del giorno del Comitato direttivo della FLC CGIL e un appello promosso da un ampio fronte di soggetti per la libertà di espressione.
Stiamo assistendo in questi mesi al ripetersi di episodi che mettono in discussione la libertà di espressione e di pensiero critico all'interno delle nostre scuole, a partire dal gravissimo caso della circolare del Direttore dell'ufficio scolastico dell'Emilia Romagna.
Crediamo che questi episodi rappresentino una deriva pericolosa per la scuola italiana e che, unitamente ai tagli e ai provvedimenti che riducono l'offerta formativa, disegnino una scuola ben diversa da quella voluta dai nostri padri costituenti. A tutto ciò, si aggiungono atti normativi che possono compromettere la libertà di insegnamento, a partire da quanto previsto nel decreto 150/2009 in tema di sanzioni disciplinari.
Solo l'istruzione educa al senso critico, ad una testa propria, che fa a meno delle mode, delle schiavitù intellettuali, dalle idee che non sono fatte proprie, affermava Don Milani e con queste parole ribadiva il senso profondo della scuola democratica, aperta a tutti e libera nell'insegnamento. Queste idee sono straordinariamente attuali nella fase storica che stiamo vivendo e, per queste ragioni, il comitato direttivo della FLC CGIL ha approvato, nelle settimane scorse, un importante ordine del giorno nella piena convinzione che i luoghi della conoscenza pubblica debbano garantire il rispetto e il pieno esercizio della legalità, diventando palestra di "cittadinanza" per i nostri giovani.
La scuola è organo costituzionale perché è strumento vitale per la democrazia e difendere la scuola democratica e chi vi opera rappresenta un dovere per la nostra organizzazione.
La FLC CGIL invita quindi, per queste ragioni, i lavoratori e le lavoratrici della scuola, i genitori e i cittadini a firmare l'appello "No ai tagli e no ai bavagli" per la democrazia nella scuola e la libertà di insegnamento.
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Ordine del giorno del Comitato Direttivo FLC CGIL
Democrazia e la legalità nel sistema formativo statale
I gravi provvedimenti del Governo che caratterizzano l'intero sistema formativo e la ricerca rappresentano un colpo al cuore dei valori e dei principi alla base della Costituzione.
I comparti della conoscenza subiscono tagli indiscriminati di risorse e di personale che mettono in discussione il diritto allo studio, la qualità dell'offerta formativa e le pari opportunità per i nostri giovani. Contro questo tentativo di impoverimento e smantellamento del sistema pubblico di istruzione in tutti i comparti della conoscenza, crescono le voci di dissenso e di protesta di insegnanti, genitori e studenti.
Le amministrazioni rispondono con atti intimidatori e di censura nei confronti di chi osa dissentire o criticare le azioni di governo.
Si stanno verificando fatti preoccupanti, a partire da quanto avvenuto in Emilia Romagna con le indicazioni del Direttore dell'USR, che ledono la libertà di insegnamento e di pensiero e impediscono il rispetto delle regole che stanno alla base della democrazia.
Il Comitato Direttivo Nazionale della FLC CGIL condanna ogni tentativo di limitare le libertà di espressione e di pensiero critico nella piena convinzione che i luoghi della conoscenza pubblica debbano garantire il rispetto e il pieno esercizio della legalità,diventando palestra di "cittadinanza" per i nostri giovani.
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