Transito del personale appartenente alla Croce Rossa Italiana e agli Enti di Area Vasta nei ruoli ATA della scuola: la FLC CGIL promuove un’azione legale
La ricollocazione lavorativa non può avvenire a scapito dei diritti dei lavoratori e della funzionalità dei servizi scolastici interessati.
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La FLC CGIL ha dato mandato ai propri legali di impugnare il Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2016 del Dipartimento della Funzione Pubblica che ha disposto la mobilità del personale soprannumerario degli Enti di Area Vasta (ex province) e della Croce Rossa Italiana nei ruoli ATA della scuola statale a partire dal 1^ febbraio 2017.
Il personale della CRI e EAV ha sicuramente diritto ad una giusta ed adeguata ricollocazione lavorativa ma ciò non può avvenire a scapito dei diritti delle diverse tipologie di lavoratori coinvolti oltre che della funzionalità dei servizi scolastici interessati. Il provvedimento della Funzione Pubblica, infatti, dispone un’operazione di mobilità che non tiene conto della professionalità e delle competenze possedute dai lavoratori da ricollocare né dei requisiti professionali e dei titoli di studio necessari per transitare nei ruoli della scuola. Inoltre, non considera gli effetti negativi sul piano occupazionale che ciò determina nei confronti del personale Ata –specie se precario- attualmente impiegato sui posti che verrebbero occupati dal personale in transito.
Ricordiamo che la FLC CGIL ha già presentato ricorso al Tar Lazio nel novembre 2015 per chiedere l’annullamento dei provvedimenti governativi che hanno definito, in modo del tutto inaccettabile, le tabelle di equiparazione e i criteri per la mobilità da un comparto pubblico all’altro. Gli stessi provvedimenti in base ai quali ora la Funzione Pubblica ha disposto il transito del personale appartenente alla CRI e agli EAV sui posti della scuola.
Con riferimento al ricorso già pendente davanti al Tar Lazio, la FLC CGIL ha pertanto incaricato il proprio Ufficio Legale di impugnare, con motivi aggiunti, il DM della Funzione Pubblica del 30 dicembre 2016 che ha disposto la mobilità del personale CRI e EAV.
Nell’udienza svoltasi a gennaio 2016 al Tar Lazio riguardo al ricorso già presentato dalla FLC CGIL i giudici ritennero di non poter accogliere la richiesta di sospensiva dei provvedimenti impugnati non ravvisando gli estremi di un pregiudizio imminente.
Ora, a fronte di una mobilità che vede coinvolti direttamente 129 unità di personale soprannumerario degli Enti di Area Vasta e della Croce Rossa Italiana e indirettamente altrettanti lavoratori ATA della scuola, i giudici non avranno più motivo di rinviare la propria decisione.
Sarebbe comunque opportuno, al fine di evitare tensioni tra i lavoratori e garantire la qualità dei servizi scolastici, che Funzione Pubblica e Miur si facessero carico del problema garantendo un’adeguata ricollocazione dei lavoratori soprannumerari e al contempo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali per il personale Ata coinvolto.
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