INVALSI: il 12 aprile 2013 presidio unitario davanti al MIUR
La protesta è indetta da FLC CGIL, CISL e UIL per chiedere garanzie sul futuro dei precari e sul futuro dell’ente.
Il silenzio dell’INVALSI continua e ad oggi nessun riscontro si è avuto in seguito alle pressanti richieste avanzate dai lavoratori in assemblea permanente dal 2 aprile. I lavoratori chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale, e proclamano lo stato di agitazione. E noi chiediamo di essere ricevuti, proprio per portare al MIUR le ragioni della protesta delle lavoratrici e dei lavoratori dell'ente.
Per questo la FLC CGIL, la FIR CISL e la UIL RUA saranno con loro domani 12 aprile a partire dalle ore10.00 per un presidio unitario davanti al MIUR.
Riportiamo il testo del comunicato unitario con la proclamazione dello stato di agitazione.
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I lavoratori dell’INVALSI denunciano la grave situazione in cui versa l’Ente, afflitto da una cronica debolezza organizzativa.
La struttura dell’Ente appare inadeguata rispetto alle importanti incombenze istituzionali, derivanti anche dal nuovo Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione in materia d’istruzione e formazione. Il personale stabile è assolutamente insufficiente a garantire l’espletamento delle attività istituzionali in continua espansione. I posti in pianta organica, infatti, sono solo 45, e attualmente solo 21 lavoratori a tempo indeterminato ricoprono quei posti.
L’INVALSI subisce da tempo il commissariamento straordinario, tanto che questo è divenuto ormai modalità di gestione ordinaria. I direttori generali che negli anni si sono susseguiti hanno ricoperto la loro carica per periodi brevi (in media 2 anni), incidendo in maniera poco efficace sulla risoluzione dei problemi dell’istituto. Anche il MIUR ha affrontato con inerzia le problematiche dell'ente vigilato, non assumendosi le proprie responsabilità.
In questa situazione di instabilità il personale precario, che rappresenta circa l’80% dei lavoratori dell’Invalsi ed ha assicurato per oltre 10 anni il raggiungimento degli obiettivi a livello nazionale e internazionale, vede a rischio il proprio futuro occupazionale. I concorsi per il reclutamento di ricercatori, tecnici e amministrativi - ancora in corso di svolgimento - riguardano solo 13 posti e non valorizzano in molti casi i percorsi, le capacità e le competenze dei precari storici, mortificandone la professionalità e l’esperienza.
L’Assemblea del personale INVALSI convocata da FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA ha approvato l’indizione dello stato di agitazione e l’attuazione di iniziative tese a far emergere all’esterno dell’Ente le criticità del personale precario.
Il Personale INVALSI chiede garanzie occupazionali per il futuro dei precari, a partire dalla proroga dei contratti in essere, conseguente all’accordo già firmato dalla dirigenza e dalle OO.SS. attraverso la sottoscrizione dei contratti individuali. Chiede inoltre l’allargamento della pianta organica e risorse economiche certe per consentire all’Istituto di operare in modo consono al suo ruolo istituzionale, offrendo servizi di qualità che contribuiscano al miglioramento del sistema scolastico e allo sviluppo del paese.